La Lituania sarà il 19esimo Paese ad entrare nell'euro da gennaio prossimo: la Commissione Ue ha dato il via libera al Paese che «rispetta i criteri di convergenza».
È questa la conclusione del rapporto 2014 pubblicato oggi che valuta la posizione di otto stati membri rispetto alla possibilità di entrare nell'unione monetaria. «La Commissione sta proponendo che il consiglio Ue decida che la Lituania può adottare l'euro», viene indicato ufficialmente nel documento. La questione sarà discussa dai capi di Stato e di Governo a fine mese, poi toccherà al Parlamento esprimersi. Decisione a metà luglio.
Gli altri sette stati che attualmente non fanno parte dell'unione monetaria, e cioè Bulgaria, Repubblica ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia) non rientrano nei criteri per adottare l'euro. Il tasso medio di inflazione della Lituania negli ultimi 12 mesi era ad aprile dello 0,6%, ben al di sotto del riferimento dell'1,7%; il deficit/pil sarà nel 2014 al 2,1%, debito/pil al 39,4%.
Negli ultimi due anni non ci sono state deviazioni della lita rispetto all'euro superiori a +/- 15% rispetto al tasso centrale (la Lituania è membro del meccanismo di cambio Erm II dal 28 giugno 2004). La media dei tassi di interesse a lungo termine nell'ultimo anno (fino ad aprile 2014) era del 3,6%, al di sotto della soglia del 6,2%. Gli spread rispetto ai bond di riferimento a lungo termine eurozona sono a livelli molto bassi e questo secondo la Commissione «riflette una soldi fiducia dei mercati».
Più in generale la posizione finanziaria esterna è migliorata negli ultimi anni sostenuta anche da un rafforzamento della competitività dell'economia, il paese attrae investimenti esteri diretti, l'integrazione del settore finanziario nazionale nel sistema finanziario europeo è «sostanziale» principalmente a causa dell'alto livello della proprietà estera del sistema bancario. Infine la legislazione nel settore monetario «è pienamente compatibile con la legislazione europea».
Data Ultima Modifica:
06 Giugno 2014