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L'art. 35, c. 1 e 2 del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 stabilisce che le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi alle tipologie di procedimento di propria competenza.
Per ciascuna tipologia di procedimento sono pubblicate le seguenti informazioni:
a) una breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili;
b) l'unità organizzativa responsabile dell'istruttoria;
c) il nome del responsabile del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale, nonché, ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio, unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale;
d) per i procedimenti ad istanza di parte, gli atti e i documenti da allegare all'istanza e la modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni, anche se la produzione a corredo dell'istanza è prevista da norme di legge, regolamenti o atti pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, nonché gli uffici ai quali rivolgersi per informazioni, gli orari e le modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale, a cui presentare le istanze;
e) le modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino;
f) il termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante;
g) i procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato, ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio assenso dell'amministrazione;
h) gli strumenti di tutela, amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento e nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli;
i) il link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o i tempi previsti per la sua attivazione;
l) le modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con le informazioni di cui all' articolo 36;
m) il nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonché le modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale;
n) i risultati delle indagini di customer satisfaction condotte sulla qualità dei servizi erogati attraverso diversi canali, facendone rilevare il relativo andamento.
Le pubbliche amministrazioni non possono richiedere l'uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati; in caso di omessa pubblicazione, i relativi procedimenti possono essere avviati anche in assenza dei suddetti moduli o formulari. L'amministrazione non può respingere l'istanza adducendo il mancato utilizzo dei moduli o formulari o la mancata produzione di tali atti o documenti, e deve invitare l'istante a integrare la documentazione in un termine congruo.
A seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, è stato avviato un aggiornamento dei dati, già precedentemente raccolti, relativi ai procedimenti di competenza della Provincia di Chieti.
Si pubblicano di seguito le tipologie di procedimento per le quali i dati sono stati già aggiornati:
Anticorruzione
Trasparenza
Società partecipate
Gestione giuridica delle partecipazioni dell'Ente in
Società, Enti ed Istituzioni
Descrizione: Il Servizio predispone e redige il Piano di razionalizzazione periodica
delle partecipazioni detenute dalla Provincia di Chieti, ai sensi dell'art. 20
del D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, che dovrà essere adottato entro il 31
dicembre di ciascun anno. La gestione tecnico-finanziaria dei contratti con le
Società in house è affidata al Settore 1, mentre il Servizio Società
partecipate gestisce gli aspetti giuridici dei rapporti con le partecipate.
Statistica
URP
Pubblicazione sul sito dell'Ente delle dichiarazioni
sulla situazione reddituale e patrimoniale degli amministratori
Descrizione: Divulgazione situazione reddituale e
patrimoniale degli amministratori
Quali finalità ha: rendere
trasparente e conoscibile a tutti gli utenti la situazione reddituale e
patrimoniale degli amministratori ai sensi del D. Lgs n. 33/13, modificato dal
D. Lgs n. 97/16.
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
Attività 1 - Richiesta ai consiglieri dei comuni
con popolazione inferiore a 15.000 abitanti delle dichiarazioni sulla
situazione reddituale e patrimoniale
Attività 2 - Presentazione delle dichiarazioni e
predisposizione schede sulla situazione reddituale e patrimoniale
Attività 3 - Trasmissione delle dichiarazioni e
delle schede al servizio competente per la pubblicazione
Attività 4 - Per i consiglieri dei comuni con
popolazione superiore a 15.000 abitanti indicazione al servizio competente per
la pubblicazione del link al sito del comune di appartenenza
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
- Dirigente
- Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i
nel processo: Richiesta dichiarazioni, verifica, predisposizione schede sulla
situazione reddituale e patrimoniale e invio al servizio competente per la
pubblicazione
Rimborso spese di viaggio ai
consiglieri provinciali
Descrizione: Corrispettivo delle spese effettivamente
sostenute dai consiglieri per le presenze in sede.
Quali finalità ha:
Rimborsare i consiglieri che risiedono fuori del capoluogo del comune ove ha
sede il rispettivo ente delle spese effettivamente sostenute per la partecipazione
a Consigli e Commissioni.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività 1 -
Predisposizione determina di impegno
Attività 2 -
Presentazione richiesta di rimborso con eventuale documentazione giustificativa
Attività 3 - Esame documentazione,
verifica presenze in sede, calcolo prezzo benzina (1/5 costo medio di 1 litro
di benzina)
Attività 4 -
predisposizione note liquidazione
Responsabilità
complessiva del processo e Soggetti che svolgono le attività del processo e
ruoli di responsabilità:
- Dirigente: Firma
determina impegno e note liquidazione
- Responsabile/i del/i
procedimento/i ricompreso/i nel processo: Verifica richieste, calcolo rimborso,
predisposizione e firma determina impegno e note liquidazione
Gestione finanziaria
dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e dell'O.I.V.
Descrizione: Corrispettivo per compensi e rimborsi spese per l'attività professionale
prestata dai componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e dell'Organismo
Indipendente di Valutazione.
Quali finalità ha:
compensare i componenti del Collegio dei Revisori dei Conti e dell'O.I.V. per
l'attività professionale prestata a favore dell'Ente ai sensi degli artt. 239 e
241 del D. Lgs n. 267/2000 e del vigente regolamento.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività 1 - Predisposizione determina di impegno
Attività 2 - Presentazione di fatture ed eventuale documentazione
giustificativa
Attività 3 - Esame ed accettazione fatture
Attività 4 - Predisposizione note di liquidazione
Responsabilità
complessiva del processo e Soggetti che svolgono le attività del processo e
ruoli di responsabilità:
- Dirigente: Firma determine di impegno e note di liquidazione
- Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: Verifica
fatture e predisposizione e firma determina di impegno e nota di liquidazione
Controlli
interni di regolarità amministrativa
Descrizione: il controllo di
regolarità amministrativa è effettuato, in conformità al Regolamento del
sistema dei controlli interni, mediante un monitoraggio degli atti
amministrativi adottati dai Settori dell'Ente, al fine di verificare la
correttezza delle procedure e dei provvedimenti adottati, registrare gli
eventuali scostamenti rispetto alla vigente normativa, attraverso l'esercizio
della propria autonomia regolamentare.
Per quanto riguarda il sistema dei
controlli interni, disciplinati dal Regolamento approvato con deliberazione di
Consiglio Provinciale n. 35 del 19/06/2013, nella Conferenza dei Dirigenti del 3
agosto 2017 è stata approvata, in linea con le osservazioni della Corte dei
Conti, la proposta inerente la predisposizione di un Piano di Auditing del
Controllo di regolarità amministrativa e contabile, da adottare nell'ottica di
una visione aziendalistica dell'operato della P.A.
La proposta consta di una premessa
illustrativa e di n. 2 schede operative:
- scheda per il controllo successivo di regolarità amministrativa e contabile
delle determinazioni dirigenziali, dei decreti presidenziali e delle deliberazioni
del Consiglio Provinciale e dell'Assemblea dei Sindaci;
- scheda di rilevamento controlli su atti di affidamento diretto di lavori,
forniture di beni e servizi di importo inferiore a € 40.000,00.
La procedura di controllo è
effettuata trimestralmente sugli atti individuati mediante estrazione casuale
ed esaminati, come previsto dall'art. 4 del vigente Regolamento del sistema dei
controlli interni.
Inoltre l'ufficio presenta report
periodici con proposte di iniziativa per la risoluzione di eventuali criticità
rilevate e predispone il referto per la Corte dei Conti.
Le risultanze del controllo svolto
sono trasmesse ai dirigenti competenti, unitamente alle direttive cui
conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, con particolare riferimento
alle Linee Guida n. 4 ANAC per gli atti di affidamento di lavori e forniture di
importo inferiore a € 40.000,00, nonché ai revisori dei conti e all'organismo
di valutazione, come previsto dall'art. 4 del vigente Regolamento del sistema
dei controlli interni.
Che
cos'è: Monitoraggio degli atti amministrativi adottati dai settori dell'Ente
quali
finalità ha: Verificare la correttezza delle procedure e dei provvedimenti
adottati, registrare eventuali scostamenti rispetto alla vigente normativa
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
Attività 1 - Sorteggio
atti su Civilia Web secondo la procedura prevista dal vigente Regolamento
Attività 2 - Verifica
atti secondo la griglia riportata nella scheda approvata dalla Conferenza dei
Dirigenti
Attività 3 - Compilazione
schede rilevamento controlli
Responsabilità
complessiva del processo e Soggetti che svolgono le attività del processo e
ruoli di responsabilità: - Dirigente: Visione e
firma referto controlli
- Responsabile/i del/i
procedimento/i ricompreso/i nel processo: Estrazione atti, esame atti, compilazione
schede rilevamento controlli, predisposizione referto da inviare ai settori
Assunzione del Personale
Descrizione del processo:
Consiste nelle attività e nelle diverse tipologie di
procedure selettive necessarie per acquisire risorse umane con contratto di
lavoro a tempo indeterminato o determinato;
Quali finalità ha: Potenziamento della Dotazione
di risorse umane dei vari profili professionali necessari alle varie strutture
dell'Ente per consentirne il funzionamento e, dunque, l'erogazione dei servizi
alla collettività di riferimento.
Attività che scandiscono e compongono il processo:
1.
Supporto alla Programmazione del Fabbisogno
Triennale del Personale e al Piano assunzionale annuale, tenuto conto della
programmazione generale da realizzare e delle esigenze manifestate dalle
strutture
2.
Alimentazione Sistema Informativo Nazionale
SICO- PTFP
3.
Acquisizione
prenotazione della spesa in Bilancio
4.
Attivazione
procedura Mobilità obbligatoria esterna
5.
Avviso pubblico di selezione/concorso;
6.
Avviso pubblico Mobilità esterna;
7.
Nomina Commissione Giudicatrice (di concorso; di
selezione pubblica; di mobilità...)
8.
Ammissione o esclusione dei candidati
9.
Espletamento prove selettive/concorsuali; di mobilità (competenza della Commissione Giudicatrice)
10. Formazione graduatoria (competenza della Commissione Giudicatrice)
11. Approvazione atti e graduatoria
12. Verifica requisiti
13. Individuazione contraente
14. Impegno di spesa
15. Sottoscrizione contratto individuale di lavoro
16. Assegnazione risorsa alla Struttura in cui è stata rilevata la necessità
17. Alimentazione e tenuta Sistema Informativo- Dotazione Organica del
Personale
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti che svolgono le
attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1- Commissione
giudicatrice
2.
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo:
Dirigente Settore 1 o, su designazione del predetto, il Responsabile
P.O. Servizio Politiche del Personale- Commissione giudicatrice; ciascuno per
quanto di rispettiva competenza
3.
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale
Valorizzazione professionalità interne tramite procedure selettive interne
per la copertura di posti di organico riservati
Descrizione del processo:
Consiste nelle procedure selettive interne attivate per la valorizzazione
di professionalità interne con riserva di posti di organico da coprire con
contratto di lavoro a tempo indeterminato (norma transitoria art. 22- comma 15-
D. Lgs. n. 75/2017)
Quali finalità
ha: Potenziamento della Dotazione di risorse umane dei vari profili professionali
necessari alle varie strutture dell'Ente per consentirne il funzionamento e,
dunque, l'erogazione dei servizi alla collettività di riferimento.
Attività che scandiscono e compongono il processo:
1. Supporto alla Programmazione del Fabbisogno Triennale del Personale e al
Piano assunzionale annuale, tenuto conto della programmazione generale da
realizzare e delle esigenze manifestate dalle strutture
2. Alimentazione Sistema Informativo
Nazionale SICO- PTFP
3. Acquisizione prenotazione della spesa in Bilancio
4. Attivazione procedura
selettiva interna
5. Avviso interno per progressione a categoria superiore;
6. Nomina Commissione Giudicatrice
7. Ammissione o esclusione dei candidati
8. Espletamento prova selettiva interna (competenza della Commissione
Giudicatrice)
9. Formazione graduatoria (competenza della Commissione Giudicatrice)
10. Approvazione atti e graduatoria
11. Verifica requisiti
12. Individuazione contraente
13. Impegno di spesa
14. Sottoscrizione contratto individuale di lavoro
15. Assegnazione risorsa alla Struttura in cui è stata rilevata la necessità
16. Alimentazione e tenuta Sistema Informativo- Dotazione Organica del
Personale
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti che svolgono le
attività del processo e ruoli di responsabilità:
1. Dirigente: Settore n. 1- Commissione giudicatrice
2. Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo: Dirigente Settore 1 o, su designazione del
predetto, il Responsabile P.O. Servizio Politiche del Personale- Commissione
giudicatrice; ciascuno per quanto di rispettiva competenza
3. Istruttore/i: Operanti presso il Servizio Politiche del Personale
Gestione
giuridico-amministrativa del Personale
Descrizione del
processo: Gestione giuridico amministrativa del contratto di lavoro
del Personale
Quali finalità ha: Garantire i presupposti di
regolarità della realizzazione del sinallagma contrattuale del rapporto di
lavoro pubblico intercorrente con il
personale dipendente dalla Provincia di Chieti, sia sotto il profilo
dell'accertamento della prestazione lavorativa del dipendente, funzionale
all'erogazione del trattamento economico da parte dell'Ente, sia al fine di
dare supporto alla gestione operativa della specifica risorsa lavoro da parte
del Dirigente della rispettiva struttura di assegnazione e conseguentemente
massimizzarne l'utilizzo per il raggiungimento degli obiettivi assegnati alla
struttura stessa.
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Supporto
alla Pianificazione attività annuali Funzione Personale;
2.
Supporto
all'individuazione obiettivi performance;
3.
Programmazione
Triennale del fabbisogno del Personale;
4.
Pianificazione
annuale assunzioni;
5.
Alimentazione
Sistema nazionale SICO- concernente la Pianificazione Triennale Fabbisogno del
Personale;
6.
Supporto all'assegnazione
della Risorsa Personale attraverso il PEG;
7.
Supporto
alla Organizzazione macro-strutturale dell'Ente;
8.
Supporto
all'adozione Dotazione Organica;
9.
Tenuta
Sistema informativo Dotazione Organica;
10.
Acquisizione agli atti contratto di lavoro e costituzione
fascicolo del dipendente;
11.
Acquisizione documentazione assunzionale;
12.
Alimentazione Sistema Nazionale UNILAV
13.
Gestione giuridica nonché tenuta e alimentazione
fascicolo cartaceo e informatico del dipendente;
14.
Tenuta e alimentazione Sistema Informativo -
Giuridica del Personale
15.
Acquisizione rilevazioni ed elaborazioni
presenze/assenze del personale
16.
Tenuta e alimentazione Sistema Informativo-
Presenze del personale nonché elaborazioni conseguenziali
17.
Monitoraggio,
applicazione e gestione istituti giuridici concernenti le assenze a vario
titolo del personale
18.
Monitoraggio,
applicazione e gestione istituti giuridici concernenti le aspettative a vario
titolo del personale
19.
Monitoraggio, applicazione e gestione istituti
giuridici concernenti i permessi orari del personale
20.
Quantificazione
e disposizione per trattenute debiti orari
21.
Quantificazione
e disposizione per trattenute per assenze malattia
22.
Conteggi e
approvvigionamenti buoni-pasto al personale
23.
Procedura
affidamento Servizio fornitura buoni pasto tramite CONSIP
24.
Alimentazione
Sistema Nazionale Acquisti in Rete PA
25.
Gestione
contratto intercorrente con la ditta affidataria del servizio fornitura buoni
pasto
26.
Alimentazione
Sistema nazionale Perla PA-GEDAP-Permessi sindacali e permessi politici
27.
Ricognizione
annuale disabili e quota d'obbligo categorie protette ex L. n. 68/99
28.
Alimentazione
Sistema Informativo Nazionale permessi ex L. n. 104/92;
29.
Quantificazione ed attribuzione compensi per
prestazioni straordinarie
30.
Relazioni
sindacali
31.
Predisposizione
atto di indirizzo dell'Amministrazione alla delegazione trattante di Parte
Pubblica
32.
Supporto ai
confronti sindacali;
33.
Supporto alla
definizione accordi sindacali;
34.
Supporto all'applicazione istituti previsti dal
CCDI;
35.
Supporto all'erogazione trattamenti economici
finanziati attraverso il Fondo annuale risorse decentrate
36.
Alimentazione
sistema nazionale ARAN/CNEL concernente la Contrattazione decentrata
37.
Supporto alla valutazione Performance del
dipendente
38.
Quantificazione e attribuzione premi legati alla
performance
39.
Autorizzazione incarichi extra-istituzionali al
personale;
40.
Alimentazione Sistema Nazionale Perla
PA-Anagrafe delle Prestazioni
41.
Procedimenti accertamento idoneità al servizio o
alla mansione
42.
Relazioni con il RSPP sul Luogo di Lavoro per
adempimenti di cui al D.L.vo n. 81/08
43.
Alimentazione
Sistema Nazionale PerlaPA-GEPAS- Scioperi;
44.
Alimentazione
Sistema Nazionale PerlaPA- Assenze;
45.
Costituzione
Monte ORE permessi sindacali;
46.
Monitoraggio
e alimentazione Sistema Nazionale per utilizzo Monte Ore Permessi sindacali
47.
Supporto
alla Programmazione Organizzativa Lavoro Agile (emergenziale e ordinario);
48.
Revisione
Sistema di valutazione della performance del personale;
49.
Procedura
nomina OIV;
50.
Supporto
all'Organismo di Valutazione per le attività di valutazione personale Dirigente
e non;
51.
Pre-contenzioso
del Lavoro- Procedure di Conciliazione presso DTL;
52.
Individuazione
rappresentante dell'Ente in seno al Collegio di Conciliazione
53.
Ufficio
procedimenti disciplinari
54.
Procedimenti disciplinari e applicazione sanzioni
55.
Alimentazione Sistema nazionale Perla PA-
Procedimenti disciplinari
56.
Relazioni con Ufficio Ispettivo Funzione Pubblica
57.
Relazioni
con Comitato Garanti in caso di eventuale funzione disciplinare a carico
personale Dirigente;
58.
Ufficio Contenzioso del Lavoro
59.
Supporto alla Funzione Patrocinio Ente nelle cause
di Lavoro
60.
Esecuzione sentenze GDL
61.
Monitoraggio giurisprudenza del Lavoro e conseguente
supporto alla gestione operativa del personale
62.
Ufficio Ispettivo ex lege n. 662/96
63.
Attività
di supporto alla funzione di patrocinio dell'Ente nelle cause di lavoro
64.
Monitoraggio
pronunce giurisprudenziali in materia di contenzioso del lavoro per ricadute gestionali
65.
Adozione
provvedimenti conseguenziali al provvedimento giudiziale
66.
Procedimento
annuale rilevazione Costo del personale (Conto annuale);
67.
Alimentazione
Sistema informativo Nazionale SICO- Conto annuale;
68.
Rilevazione
per Relazione al Conto annuale del Personale
69.
Monitoraggio
trimestrale del personale - Rilevazione MEF;
70.
Adempimenti
propedeutici e conseguenziali alle elezioni RSU;
71.
Alimentazione
Sistema nazionale ARAN- Dati RSU;
72.
Individuazione
annuale e gestione capitolo di spesa per la Formazione del Personale dell'Ente;
73.
Procedura di
autorizzazione partecipazione interventi formativi esterni
74.
Organizzazione
interventi formativi interni
75.
Individuazione
società di formazione
76.
Impegno di
spesa per partecipazione intervento formativo
77.
Liquidazione
spesa intervento formativo
78.
Individuazione
annuale e gestione capitolo di spesa per lo Straordinario del personale;
79.
Gestione
capitoli di spesa del personale con riferimento agli istituti diversi da quelli
fissi e ricorrenti, per quanto di competenza funzione generale del Personale;
80.
Provvedimenti per la cessazione del personale a
vario titolo
81.
Regolamentazione
Organizzazione Generale Uffici e Servizi;
82.
Regolamentazione
procedure selettive pubbliche e interne per acquisizione personale;
83.
Regolamentazione
orario di lavoro, trasferte, buoni pasto...;
84.
Regolamentazioni
su ulteriori materie di competenza Funzione generale del personale
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1- Servizio Politiche del
Personale- Settore di assegnazione del dipendente o Segretario generale, ciascuno
per quanto di rispettiva competenza
2.
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo:
Dirigente Settore 1 o, su designazione del predetto, il Responsabile
P.O. Servizio Politiche del Personale- Dirigente Settore di appartenenza del
dipendente o Segretario generale o rispettiva PO incaricata dal medesimo
Dirigente o dal S.G., ciascuno per quanto di rispettiva competenza
3.
Istruttore/i: Operanti
presso il Servizio Politiche del Personale o presso la struttura di
assegnazione del dipendente o S.G, per quanto di rispettiva competenza
Funzione
Ispettiva di cui all'art. 1, comma 62, della L. 662/96
Descrizione del processo:
Applicazione normativa di cui
all'art. 1- comma 62 della legge n.
662/96- Ufficio Ispettivo;
Quali finalità ha: Monitoraggio
rispetto principio di esclusività del dipendente della Provincia, attraverso
verifiche anche a campione.
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Acquisizione indirizzi specifici dell'Amministrazione
sulle modalità delle ispezioni;
2.
Acquisizione indirizzi sulla campionatura da
sottoporre a verifica;
3.
Acquisizione indicazioni sui soggetti (interni o
esterni) a cui affidare le ispezioni;
4.
Acquisizione verbali ispezioni;
OPPURE:
5.
Controlli o verifiche poste in essere
autonomamente dal Dirigente a cui il dipendente è assegnato
A seguito di entrambe le tipologie di procedura:
6.
Adozione eventuali provvedimenti conseguenziali
di natura disciplinare;
7.
Avvio eventuale procedimento sanzionatorio amministrativo
di competenza di autorità esterna.
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1- altre strutture
gestionali e Segretario generale, per quanto di rispettiva competenza
2.
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo:
Dirigente
Settore 1 o, su designazione del predetto, il Responsabile P.O. Servizio
Politiche del Personale- Dirigente Settore di appartenenza del dipendente o
Segretario generale o rispettiva PO incaricata dal medesimo Dirigente o dal
S.G., ciascuno per quanto di rispettiva competenza
3.
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale o presso la struttura di assegnazione del dipendente o presso
la S.G., ciascuno per quanto di rispettiva competenza
Assistenza tecnico amministrativa agli enti locali per esercizio funzione
disciplinare
Descrizione del processo: Ufficio Unico Procedimenti
Disciplinari tramite Convenzione;
Quali finalità ha: Supporto ai Comuni del
territorio provinciale per l'esercizio della funzione disciplinare sul
rispettivo personale.
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Stipula convenzione
con il Comune per l'Ufficio Unico Procedimenti Disciplinari
2.
Acquisizione
contributo comunale
3.
Individuazione
componenti UUPD territoriale;
4.
Attivazione e conclusione procedimento
disciplinare a carico dipendente comunale
5.
Individuazione eventuale sanzione disciplinare
da comminare
6.
Acquisizione provvedimento sanzionatorio
adottato dal Comune
7.
Alimentazione Sistema Nazionale PerLA PA-
Procedimenti disciplinari
8.
Relazioni con Ufficio Ispettivo Funzione
Pubblica
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti
che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1- Servizio Politiche del
Personale; Soggetti componenti dell'UUPD, per quanto di rispettiva competenza
2.
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: Dirigente Settore 1 o, su
designazione del predetto, il Responsabile P.O. Servizio Politiche del
Personale- Dirigente Comunale Struttura di appartenenza del dipendente o
rispettiva PO incaricata dal medesimo Dirigente, ciascuno per quanto di rispettiva
competenza
3.
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale o presso la struttura comunale di assegnazione del
dipendente
Attività contrattuale di natura pubblicistica per acquisizione di beni e
servizi
Attività
contrattuale di natura privatistica: Contrattazione Decentrata Integrativa
Attività
contrattuale per acquisizione di beni o per affidamento di servizi
Contrattazione
con la Parte sindacale per le materie riservate dalla legge e dal CCNL a tale livello
delle relazioni sindacali
Quali finalità ha: Regolarità degli affidamenti; Disciplina degli
istituti normativi ed economici da applicare al personale della provincia
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Individuazione
Società di Formazione a cui affidare interventi formativi esterni e stipula
contratto
2.
Gestione
contratto stipulato con Società di formazione
3.
Liquidazione
compensi Società di Formazione
4.
Procedimento
affidamento Servizio Postale e stipula contratto
5.
Gestione
contratto stipulato con Società postale
6.
Liquidazione
compensi per servizio postale
7.
Procedimento
affidamento Servizio outsourcing parti di Archivio e stipula contratto
8.
Gestione
contratto stipulato con Società outsourcing
9.
Liquidazione
compensi Società outsourcing archivistico
10.
Predisposizione
atto di indirizzo dell'Amministrazione alla delegazione trattante di Parte
Pubblica
11.
Supporto
all'attività contrattuale intercorrente con i Sindacati
12.
Supporto
alla definizione dell'ipotesi di CCDI;
13.
Relazione
amministrativa e tecnico-finanziaria sull'ipotesi di CCDI Normativo ed
Economico annuale per la destinazione del Fondo risorse decentrate
14.
Predisposizione
atto di autorizzazione alla sottoscrizione CCDI Normativa ed Economica annuale
per destinazione Fondo risorse decentrate;
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Delegazione trattante di Parte
Pubblica- Dirigente del Settore n. 1, ciascuno per quanto di rispettiva
competenza
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo: Presidente delegazione trattante di Parte Pubblica- Dirigente
Settore 1 o, su designazione del predetto, il Responsabile P.O. Servizio
Politiche del Personale e Responsabile P.O. Servizio Provveditorato, ciascuno
per quanto di rispettiva competenza
2.
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale o presso il Servizio Trattamento Economico del
Personale o presso il Servizio Provveditorato
Controllo fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione
pari opportunità sul territorio provinciale
Procedura
e struttura per azioni di raffreddamento dei conflitti
Quali finalità ha: Monitoraggio e controllo
di fenomeni discriminatori, oltre che per la promozione delle pari opportunità
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Acquisizione
indirizzi e obiettivi specifici dati in merito dall'Amministrazione
2.
Acquisizione
risorse assegnate dall'Amministrazione per perseguimento obiettivi
3.
Supporto
all'adozione Piano Azioni Positive
4.
Provvedimento
nomina componenti CUG;
5.
Supporto
al CUG;
6.
Supporto
alla procedura nomina Consigliera di Parità prov.le;
7.
Supporto
all'Ufficio Consigliera di Parità Provinciale e alla gestione risorse ad essa attribuite;
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1- Servizio Politiche del
Personale
Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo: Dirigente Settore 1 o, su designazione del predetto, il
Responsabile P.O. Servizio Politiche del Personale-
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio Politiche del Personale
Verifiche
sulle dichiarazioni rese dal personale
Applicazione
normativa di cui all'art. 71 del DPR n. 445/2000;
Quali finalità ha: Verificare, a campione, la veridicità delle
dichiarazioni sostitutive di certificazione o di atto notorio rese dal
personale al momento dell'assunzione o per l'ottenimento di autorizzazioni,
permessi, aspettative...attivando le eventuali procedure di legge in caso di
riscontrate difformità
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Richieste
alle Autorità competenti;
2.
Acquisizione
riscontri verifiche;
3.
Adozione
eventuali provvedimenti conseguenziali, ove fosse necessario adire Autorità
Giudiziaria;
4.
Avvio
eventuale procedimento e di natura disciplinare.
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente:
Settore n. 1
2.
Responsabile/i del/i
procedimento/i ricompreso/i nel
processo: Dirigente del Settore n. 1 o P.O. Personale su delega
dirigenziale
3.
Istruttore/i:
Operanti nel Servizio Politiche del personale
Controlli e verifiche presenze e orario di lavoro del personale
Controllare
e verificare attraverso i sistemi in essere nell'Ente la presenza e l'orario di
lavoro reso dal dipendente
Quali finalità ha: Garantire i
presupposti di regolarità della realizzazione del sinallagma contrattuale del
rapporto di lavoro pubblico intercorrente con il personale dipendente dalla Provincia di
Chieti, sia sotto il profilo dell'accertamento della prestazione lavorativa del
dipendente, funzionale all'erogazione del trattamento economico da parte dell'Ente,
sia al fine di dare supporto alla gestione operativa della specifica risorsa
lavoro da parte del Dirigente della rispettiva struttura di assegnazione e
conseguentemente massimizzarne l'utilizzo per il raggiungimento degli obiettivi
assegnati alla struttura stessa.
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Rilevazione
presenze/assenze e orario di lavoro del dipendente attraverso il sistema
oggettivo automatizzato in uso
2.
Acquisizione
necessarie dichiarazioni del Dirigente in caso di mancanze dati o incongruenze
degli stessi
3.
Acquisizione
necessarie dichiarazioni del Dirigente in caso di guasto o impossibilità
utilizzo sistema di rilevazione oggettivo automatizzato in uso
4.
Eventuale
attivazione procedimento disciplinare in caso di inottemperanza alle
disposizioni in essere
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente:
Settore n. 1 e Settore a cui il dipendente è assegnato, ciascuno per quanto di
rispettiva competenza;
2.
Responsabile/i del/i
procedimento/i ricompreso/i nel
processo:
Dirigente
Settore 1 o, su designazione del predetto, il Responsabile P.O. Servizio
Politiche del Personale- Dirigente Settore di appartenenza del dipendente o
rispettiva PO incaricata dal medesimo Dirigente, ciascuno per quanto di
rispettiva competenza
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale o presso la struttura di assegnazione del dipendente
Incarichi extraistituzionali al personale
Conferimento
o autorizzazione di incarichi extraistituzionali al personale
Quali
finalità ha: Garantire il rispetto del principio di esclusività del lavoro
pubblico- Art. 53 del D. Lgs. n. 165/2001
Attività che scandiscono e compongono il
processo:
1.
Regolamentazione incarichi extra istituzionali
2.
Procedura di acquisizione nulla-osta Dirigente
struttura di assegnazione del dipendente
3.
Procedura di autorizzazione/diniego espletamento
incarico
4.
Alimentazione
sistema nazionale Perla PA - Anagrafe delle prestazioni
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1 nonché del Settore di
appartenenza del dipendente o del Segretario Generale per quanto concerne la
Dirigenza, ciascuno per quanto di rispettiva competenza
2.
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo:
Dirigente Settore 1 o, su designazione del
predetto, il Responsabile P.O. Servizio Politiche del Personale- Dirigente
Settore di appartenenza del dipendente o Segretario generale o rispettiva PO
incaricata dal medesimo Dirigente o dal S.G., ciascuno per quanto di rispettiva
competenza
3.
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale o presso la struttura di assegnazione del dipendente o
presso la S.G., ciascuno per quanto di rispettiva competenza
Assistenza tecnico amministrativa agli enti
locali per Formazione del personale
Organizzazione e tutoraggio corsi di
formazione anche per il personale dei Comuni che manifestino interesse;
Quali
finalità ha: Supporto ai Comuni del territorio provinciale per la Formazione
del personale su materie anche di interesse comunale.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
1.
Invio
proposta formativa in modalità unificata
2.
Acquisizione
manifestazione di volontà del Comune
3.
Affidamento
servizio a società di formazione
4.
Impegno di
spesa per personale provinciale
5.
Tutoraggio
intervento formativo
6.
Acquisizione
attestati partecipazione
7.
Inoltro
attestati ai rispettivi Comuni di appartenenza dei partecipanti
8.
Liquidazione
spesa personale provinciale
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
1.
Dirigente: Settore n. 1- Servizio Politiche del
Personale; Settori comunali aderenti all'iniziativa, ciascuno per quanto di
rispettiva competenza
2.
Responsabile/i
del/i procedimento/i ricompreso/i nel
processo: Dirigente Settore 1 o, su designazione del predetto, il
Responsabile P.O. Servizio Politiche del Personale- Dirigente Comunale aderente
all'iniziativa, ciascuno per quanto di rispettiva competenza
3.
Istruttore/i: Operanti presso il Servizio
Politiche del Personale o presso la struttura comunale di assegnazione del
dipendente
Le macro fasi svolte dal Servizio Entrate sono: l'accertamento, riscossione, versamento e riacceramento dei residui attivi, di tutte le Entrate dell'Ente, tali fasi vengono gestite come previste dai principi contabili Dlgs. 118/2011 e dal regolamento di contabilità dell'Ente.
L'accertamento è la prima fase dell'Entrata in cui si rileva attraverso idonea documentazione la ragione del credito e tutto quanto necessario per poter effettuare la relativa registrazione contabile come previsto dalla norma.
Le somme in entrata sono incassate attraverso la lavorazione degli accrediti che avvengono sui quattro conti correnti aperti presso POSTE ITALIANE,mediante versamento di assegni bancari o circolari nonché la gestione dei relativi provvisori accreditati sul conto di tesoreria dell'Ente, UBI banca.
Tutte queste operazioni, danno origine all'emissione degli ordinativi di incasso che vengono trasmessi elettronicamente al tesoriere per la dovuta regolarizzazione degli importi,attraverso il versamento delle somme presso la cassa di Tesoreria dell'Ente.
A fine anno in collaborazione con gli altri Servizi si procede alla revisione dei Residui Attivi e il loro mantenimento in bilancio.
Questo servizio svolge anche un controllo e recupero delle somme inerenti il TEFA dovuto dai Comuni e dell'Imposta di trascrizione attraverso il portale ACI.
Revisione dei Residui Attivi
Descrizione: Il Servizio provvede alla lavorazione dei residui
attivi assegnati dal servizio Finanziario sentiti i Servizi competenti che
procedono all'analisi degli stessi.
Input: Elenco residui attivi.
Output: Elenco residui attivi corredati delle motivazioni per
il mantenimento, l'eliminazione o lo spostamento per differimento
dell'esigibilità.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Ricognizione residui attivi;
2) Comunicazione ai servizi
dell'Ente;
3) Analisi dei residui attivi
segnalati al fine di definire, con una congrua motivazione, il mantenimento,
l'eliminazione o lo spostamento per differimento dell'esigibilità.
4) Restituzione al Servizio
finanziario che invia al Servizio entrate l'elenco dei residui attivi corredati
delle motivazioni per il mantenimento, l'eliminazione o lo spostamento per
differimento dell'esigibilità.
Responsabilità: Dirigente del Settore finanziario, Settore 1° o suo
delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla normativa vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle disposizioni
legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono in quelle
economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Interrelazioni: Strettamente connesso al riaccertamento dei residui
attivi.
Riaccertamento dei residui attivi
Descrizione: Il Servizio provvede, sulla base della revisione dei
residui effettuata dai Servizi dell'Ente al riaccertamento degli stessi.
Input: Elenco residui attivi corredati delle motivazioni per
il mantenimento, l'eliminazione o lo spostamento per differimento
dell'esigibilità.
Output: Delibera di giunta, con il parere dell'organo di
revisione contabile, nella quale si dà atto della situazione iniziale, delle
attività di verifica svolte dai servizi dell'ente e di conseguenza dei residui
che vengono cancellati o conservati;
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Raccolta riscontri dai
servizi dell'Ente;
2) Riallineamento
contabile;
3) Delibera di
Giunta, contenente il parere dei revisori contabili.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 1° o suo delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla
normativa vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle disposizioni
legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono
in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Interrelazioni:
Strettamente connesso
alla revisione dei residui.
Lavorazione
degli accrediti sui quattro conti correnti aperti presso POSTE ITALIANE
Descrizione: Il Servizio provvede a monitorare i
versamenti effettuati dagli utenti nei vari conti correnti, alla registrazione
degli stessi in un software extra contabile o importazione automatica nel
programma di gestone contabile, poi ogni mese vengono prelevate le somme
relative al mese precedente effettuando le relative operazioni contabili.
Input: Versamenti effettuati dagli utenti, a
vario titolo, in ognuno dei quattro conti correnti.
Output: Registrazione contabile delle somme
versate e relative operazioni contabili;
Attività: Le attività svolte possono essere
classificate in:
1) Versamenti
da parte degli utenti nei quattro conti correnti;
2) Monitoraggio
e verifica dei versamenti effettuati;
3)
Registrazione in software extra contabile o importazione nel software di
gestione contabile;
4) Chiusura
mensile con relative verifiche;
5) Operazioni
contabili relative al prelievo dai conti correnti e incassi nei diversi capitoli
di riferimento, mediante l'emissione di ordinativi di incasso.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Finanziario, Settore 1° o suo delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla
normativa vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle disposizioni
legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono
in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Gestione dei
relativi provvisori accreditati sul conto di tesoreria dell'Ente, UBI banca
Descrizione: Il Servizio provvede ad importare i
flussi finanziari attraverso i software gestionali, alla verifica dei
versamenti effettuati ed alla loro gestione contabile attraverso gli
accertamenti in entrata o la regolarizzazione per cassa fino all'emissione
dell'ordinativo di incasso.
Input: Versamenti effettuati dagli utenti, a
vario titolo, presso il conto di tesoreria dell'Ente.
Output: Registrazione contabile delle somme
incassate attraverso l'emissione della reversale d'incasso;
Attività: Le attività svolte possono essere
classificate in:
1) Versamenti
da parte degli utenti sul conto di tesoreria dell'Ente;
2) Importazione
dei "provvisori" emessi dall'Istituto di Credito;
3) Analisi
degli stessi con relativa regolarizzazione per cassa o l'individuazione del
capitolo di entrata di riferimento attraverso l'accertamento di entrata;
4) Emissione
della reversale d'incasso.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Finanziario, Settore 1° o suo delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla
normativa vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle
disposizioni legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono
in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Criticità: Mancata predisposizione dell'atto di
accertamento in entrata da parte del Servizio competente.
Emissione
degli ordinativi di incasso
Descrizione: Il Servizio provvede a monitorare le
entrate fino all'emissione dell'ordinativo d'incasso.
Input:
Emissione reversale d'incasso.
Output: Emissione ordinativo d'incasso;
Attività: Le attività svolte possono essere
classificate in:
1) Emissione
ordinativo d'incasso;
2) Verifica, a
cura dell'Istituto di credito, della rispondenza di quanto indicato nella
reversale a regolarizzazione delle somme;
3) Versamento
delle somme incassate.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
finanziario, Settore 1° o suo delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla
normativa vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle
disposizioni legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono
in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Trasmissione
elettronica al tesoriere per la dovuta regolarizzazione degli importi,
attraverso il versamento delle somme presso la cassa di Tesoreria dell'Ente
Descrizione: Il Servizio provvede a monitorare le
entrate fino alla conclusione dell'iter amministrativo/contabile.
Input: Emissione ordinativo d'incasso.
Output: Versamento presso le casse
dell'Ente;
Attività: Le attività svolte possono essere
classificate in:
1) Emissione
ordinativo d'incasso;
2) Trasmissione
dell'ordinativo d'incasso all'istituto di credito attraverso dei flussi
informatici collegati ai codici Siope;
3) Verifica
della rispondenza dell'ordinativo d'incasso con il provvisorio generato
dall'Istituto di Credito;
4) Versamento
delle somme sul conto dell'Ente.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 1° o suo delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla
normativa vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle
disposizioni legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono
in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Controllo e
recupero delle somme inerenti al TEFA dovuto dai Comuni e dell'Imposta di trascrizione
attraverso il portale ACI
Descrizione: Il Servizio provvede a monitorare e
verificare le somme versate dai Comuni inerenti il Tefa ed al sollecito di
quanto dovuto e non versato. Per quanto attiene l'imposta di trascrizione
attraverso il portale ACI si effettuano i controlli e si predispongono gli atti
di accertamento.
Attività: Le attività svolte possono essere
classificate in:
1) Monitoraggio
somme introitate relative al Tefa;
2) Verifica
somme dovute attraverso il codice Siope;
3) Invio
richiesta di rimborso;
4) Sollecito di
quanto dovuto anche attraverso piani di rientro e relativo monitoraggio;
5) Incasso
somme dovute;
6)
Consultazione portale ACI e verifica eventuali cittadini inadempienti rispetto
al pagamento dell'imposta di trascrizione;
7)
Predisposizione e invio atti di accertamento;
8) Eventuale
disamina documentazione inviata dal cittadino;
9) Monitoraggio
e incasso somme dovute.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Finanziario, Settore 1° o suo delegato.
Tempi: I tempi sono quelli previsti dalla normativa
vigente.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle
disposizioni legislative e contabili in materia.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono
in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio.
Acquisti di beni e servizi urgenti ed improrogabili di
importi inferiori a € 1.000,00= compresa IVA, a carico del fondo annuale di € 100.000,00=
assegnato con anticipazioni trimestrali di € 25.000,00= cad.
Descrizione e
attività:
Fase 1) Anticipazione
del fondo per ogni singolo trimestre
Fase 2) Esecuzione
degli acquisti (mediamente 120 x trimestre)
Fase 3)
Rendicontazione delle spese per ogni singolo trimestre
Fase 4) Riscossione
per cassa di pagamenti effettuati dall'utenza (accesso agli atti, affitto sala
consiliare, ecc.)
Inventario, gestione e movimentazione del patrimonio
mobiliare.
Provveditorato.
Il Servizio si occupa delle seguenti attività:
1. Acquisti di beni e
servizi comuni ai settori
Servizio di pulizia degli
uffici provinciali
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
Locazione periferiche
di stampa
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della fornitura
Servizi di trasloco e
spostamento archivi e magazzini
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
Gestione documentale
degli archivi
Fase 1) Predisposizione
disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase
4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
Acquisto di mobili,
macchine ed attrezzature d'ufficio
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della fornitura
Servizio di
manutenzione centrali telefoniche
Fase 1) Predisposizione
disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
2. Utenze
Energia elettrica, gas
metano, acqua, telefonia e gasolio da riscaldamento per le sedi degli uffici
provinciali e per 46 plessi scolastici.
Energia elettrica
Fase 1) Adesione alla
convenzione CONSIP
Fase 2) Sottoscrizione
del contratto
Fase 3) Controllo
mensile dei costi
Fase 4) Gestione di
nuovi allacci o trasferimenti
Fase 5) Pagamento
della fornitura
Gas metano
Fase 1) Adesione alla
convenzione CONSIP
Fase 2) Sottoscrizione
del contratto
Fase 3) Controllo
mensile dei costi
Fase 4) Gestione di
nuovi allacci o trasferimenti
Fase 5) Pagamento
della fornitura
Telefonia fissa
Fase 1) Adesione alla
convenzione CONSIP
Fase 2) Sottoscrizione
del contratto
Fase 3) Controllo
mensile dei costi
Fase 4) Gestione di
nuovi allacci o trasferimenti
Fase 5) Pagamento
della fornitura
Telefonia mobile
Fase 1) Adesione alla
convenzione CONSIP
Fase 2) Sottoscrizione
del contratto
Fase 3) Controllo
mensile dei costi
Fase 4) Gestione di
nuovi allacci o trasferimenti
Fase 5) Pagamento
della fornitura
Servizio di cloud
computing
Fase 1) Adesione alla
convenzione CONSIP
Fase 2) Sottoscrizione
del contratto
Fase 3) Controllo
mensile dei costi
Fase 4) Pagamento
della fornitura
Servizi di
connettività
Fase 1) Adesione alla
convenzione CONSIP
Fase 2) Sottoscrizione
del contratto
Fase 3) Controllo
mensile dei costi
Fase 4) Pagamento della
fornitura
Gasolio da
riscaldamento
Fase 1) Ricezione
ordine dall'Istituto
Fase 2)
Predisposizione invito alla gara
Fase 3) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 4) Aggiudicazione
Fase 5)Direzione e
controllo sulla fornitura
Fase 6) Pagamento
della fornitura
Acqua
Fase 1) Direzione e
controllo sulla fornitura
Fase 2) Gestione e
spostamenti dei contatori
Fase 3) Pagamento
della fornitura
3. Assicurazioni
Polizze assicurative
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara con procedura aperta
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
Broker assicurativo
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
Gestione dei sinistri
Fase 1) Ricezione
denuncia di sinistro
Fase 2) Inoltro
denuncia alla compagnia per sinistri sopra franchigia
Fase 3) Inoltro denuncia
alla società peritale per sinistri sotto soglia
Fase 4) Liquidazione
sinistri sotto franchigia
Contenzioso legale
sinistri
Fase 1) Ricezione atto
di citazione
Fase 2) Individuazione
dall'albo dell'avvocato per difesa dell'ente
Fase 3) Costituzione in
giudizio dell'ente
Fase 4) Fase di
riconoscimento debito fuori bilancio in caso di condanna
Fase 5) Pagamento
della sentenza in caso di condanna
Servizio di Self
Insurance Retention
Fase 1)
Predisposizione disciplinare bando di gara
Fase 2) Esecuzione della
gara su MEPA
Fase 3) Aggiudicazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
4. Autoparco
Manutenzione e
riparazione automezzi
Fase 1) Richiesta di
intervento da parte dell'assegnatario dell'automezzo
Fase 2) Richiesta di
preventivi a officine di fiducia dell'ente
Fase 3) Affidamento
della prestazione
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Pagamento
della prestazione
Carburanti e
lubrificanti automezzi tramite fuel card aziendali
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Affidamento
della fornitura
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Controllo
mensile dei consumi medi rilevati
Fase 6) Pagamento della
fornitura
Noleggio autovetture
di servizio
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Affidamento
della fornitura
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Controllo
mensile dei consumi medi rilevati
Fase 6) Pagamento
della prestazione
Servizio di
monitoraggio flotta aziendale tramite GPS
Fase 1)
Predisposizione disciplinare e bando di gara
Fase 2) Esecuzione
della gara su MEPA
Fase 3) Affidamento della
fornitura
Fase 4) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 5) Controllo
mensile per rilevazione anomalie sull'utilizzo degli automezzi
Fase 6) Pagamento
della prestazione
Tasse di circolazione
Fase 1) Verifica
annuale delle tasse di circolazione da pagare
Fase 2) Pagamento
Pedaggi autostradali
Fase 1) Controllo e
verifica pedaggi effettuati
Fase 2) Pagamento
5. Imposte sul patrimonio
-
Controllo, verifica e pagamento della TASI ai comuni di Vasto e Pretoro
-
Controllo, verifica e pagamento dell'IMU ai comuni di Chieti, Lanciano,
Vasto, Paglieta e Ortona
-
Controllo, verifica e pagamento della TARI ai comuni di Chieti, Lanciano,
Vasto, Paglieta, Ortona, Guardiagrele, Miglianico e Villa S. Maria
-
Controllo, verifica e pagamento imposte di registro su contratti di locazione
-
Controllo, verifica e pagamento tributi ai Consorzi di Bonifica
6. Società in house
V.I.T. - Verifica
Impianti Termici
Fase 1)
Predisposizione Convenzione di Servizio
Fase 2) Affidamento
del servizio
Fase 3) Direzione e controllo
sull'esecuzione del servizio
Fase 4)
Predisposizione e stampa avvisi all'utenza
Fase 5) Rimborsi agli
utenti per pagamenti non dovuti
Fase 6) Pagamento
della prestazione
S.I.P.I.
Fase 1)
Predisposizione Convenzione di Servizio
Fase 2) Affidamento
del servizio
Fase 3) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 4) Pagamento
della prestazione
Agenzia delle Entrate
Riscossioni
Fase 1)
Predisposizione Convenzione di Servizio
Fase 2) Affidamento
del servizio
Fase 3) Direzione e
controllo sull'esecuzione del servizio
Fase 4) Gestione
software inserimento ruoli per riscossione
PRG/PRE e Varianti specifiche - Verifiche istruttorie
e parere di compatibilità al PTCP ai sensi dell'artt. 10, 11, 12 e 13 della LUR
18/1983 nel testo in vigore.
Descrizione: Il Servizio garantisce
l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati all'emanazione del
pronunciamento di compatibilità con il PTCP. Detto parere viene richiesto per
ogni procedimento di variante, puntuale o specifica agli strumenti urbanistici
generali nonché con riferimento alla redazione di nuovi piani urbanistici
generali. L'istruttoria consiste in una verifica rispetto ai principi direttori
ed ai contenuti programmatori della strumentazione d'Area Vasta vigente, PTCP,
riscontrando anche la coerenza con le disposizioni legislative nazionali e
regionali in materia d'urbanistica.
Input: Richiesta di parere da
parte del Comune, da formularsi anche in sede di Conferenza di Servizi.
Output: Emanazione del parere di
compatibilità con il PTCP.
Attività: Le attività svolte possono
essere classificate in:
- Avvio del procedimento;
- Verifica formale amministrativa sugli atti trasmessi;
- Istruttoria tecnico-documentale;
- Eventuale richiesta integrazioni;
- Parere di competenza e/o motivi ostativi;
- Eventuale partecipazione alla conferenza di servizi.
Responsabilità: Le responsabilità risultano connesse al corretto
espletamento del processo e coinvolgono, ai fini dell'emanazione del
provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla LUN
1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi. Recentemente è stato approvato un Progetto di
Legge (PdL 135/2020) che riduce la tempistica a 30 gg.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento normativo è
costituito dagli artt. 10 e 11 della LR 18/1983 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella
fase preliminare all'avvio del processo di redazione del PRG vengono svolte
attività di co-pianificazione tra i Comuni e la Provincia, che vedono
interrelazioni esterne con il livello locale di governo del territorio (Comune)
e con gli enti eteronomi che si pronunciano sul regime dei vincoli e delle
tutele (v. Conferenza di Servizi).
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione dello
strumento urbanistico, che comporta l'elaborazione di un parere di compatibilità
al PTCP che funge anche da verifica complessiva di coerenza e congruità
rispetto della normativa vigente in materia. Tale atto complesso, comporta
valutazioni tecniche, amministrative e procedimentali, che dovrebbe essere
predisposte da più figure professionali nelle varie fasi (istruttoria, parere
motivato, firma), con una segmentazione del processo, Oggi, per carenza di
personale, i diversi adempimenti sono a carico di un unico soggetto (v.
Responsabile del Servizio).
Piani urbanistici
attuativi e di dettaglio (Piani di Recupero, PdL, PIP, ecc) - Verifiche
istruttorie e parere di compatibilità al PTCP ai sensi dell'artt. 20 e 21 della
LUR 18/1983 nel testo in vigore.
Descrizione: Il Servizio garantisce
l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati alla formulazione
delle osservazioni di cui agli artt. 20 e 21 della LUR 18/1983 nel testo in
vigore. Le osservazioni vengono predisposte per ogni strumentazione urbanistica
attuativa, nei procedimenti di variante, puntuale o specifica ai piani di
dettaglio (Piani di Recupero, PdL, PIP, ecc), nonché con riferimento ai PDMC
(Piani Demaniali Marittimi Comunali), assimilabili dalla vigente normativa in
materia a piani particolareggiati.
Input: Trasmissione degli atti
tecnico amministrativi da parte del Comune per le osservazioni, da formularsi
anche in sede di Conferenza di Servizi.
Output: Osservazione al Piano
Particolareggiato.
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento;
2)
Verifica formale amministrativa sugli atti
trasmessi;
3)
Istruttoria tecnico-documentale;
4)
Eventuale richiesta integrazioni;
5)
Osservazione;
6)
Eventuale partecipazione alla conferenza di
servizi;
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini
dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il
Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla LUN
1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi. Nel caso di conferenza di servizi, si fa
riferimento agli art. 14 e segg. della L. 241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento normativo è
costituito dagli artt. 20 e 21 della LR 18/1983 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da implementare
in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio, della
complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella
fase preliminare all'avvio del processo di redazione della strumentazione
urbanistica di dettaglio possono esser svolte attività di co-pianificazione tra
i Comuni e la Provincia, che vedono interrelazioni esterne con il livello
locale di governo del territorio (Comune) e con gli enti eteronomi che si
pronunciano sul regime dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi).
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione degli
strumenti urbanistici di dettaglio, che comporta una istruttoria tecnica ed
amministrativa ed una verifica complessiva di coerenza e congruità rispetto
della normativa vigente in materia. Ciò comporta valutazioni tecniche,
amministrative e procedimentali, che dovrebbero essere svolte, nelle varie fasi
del procedimento (istruttoria, parere motivato, firma), da più profili
professionali, con una segmentazione del processo. Oggi, per carenza di
personale, diversi adempimenti sono a carico di un unico soggetto (v.
Responsabile del Servizio).
Co-pianificazione con i comuni interessati
nella predisposizione di P.R.G. / P.R.E. (art. 58 del P.T.C.P.) e progettazione
di area vasta.
Descrizione: Il Servizio svolge
un'attiva di collaborazione e di consulenza per le amministrazioni comunali che
attivano la co-pianificazione (delibera di giunta) ai sensi dell'art. 58 del
PTCP. Essa si sostanzia in diversi incontri formali, in cui ci si confronta
sulle elaborazioni intermedie del PRG e sulla normativa, riallineando il
processo e fornendo indicazioni operative circa l'iter amministrativo da
attivare.
Input: Trasmissione da parte del
Comune della delibera di giunta comunale di avvio delle attività di
co-pianificazione.
Output: Verbale conclusivo.
Attività: Le attività svolte possono
essere classificate in:
1) Avvio attività;
2) Verifica formale amministrativa della bozza dei PRG e normative;
3) Istruttoria tecnico-documentale;
4) Incontri tecnici di confronto;
5) Stesura di verbali intermedi;
6) Redazione del Verbale conclusivo delle attività svolte;
Responsabilità: Le responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e
coinvolgono il Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° e nella maggior parte
dei casi il Responsabile del Servizio.
Tempi: I tempi non vengono stabiliti dal PTCP e
risultano correlati alle fasi elaborative del PRG.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella fase preliminare
all'avvio del processo di redazione della strumentazione urbanistica generale e
di dettaglio i Comuni possono avviare le attività di co-pianificazione con la
Provincia, che si concretizzano in incontri di confronto tecnico sulle bozze di
PRG che vengono poi formalizzati in verbali.
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione degli
strumenti urbanistici, che comporta una istruttoria tecnica ed amministrativa
ed una verifica complessiva di coerenza e congruità rispetto della normativa
vigente in materia. Ciò implica valutazioni tecniche, amministrative e
procedimentali, che dovrebbe essere svolte, nelle varie fasi del procedimento
(istruttoria, parere motivato, firma), da più profili professionali, con una
segmentazione del processo. Oggi, per carenza di personale, diversi adempimenti
sono a carico di un unico soggetto (v. Responsabile del Servizio).
SUAP - Varianti semplificate ai sensi
dell'art. 8 del DPR 160/2010 - istruttoria e pronunciamento di compatibilità
con il PTCP
Descrizione: Il Servizio garantisce
l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati all'emanazione del
parere di compatibilità al PTCP all'interno del procedimento di variante
semplificata ai sensi dell'art. 8 del DPR 160/2010 nel testo in vigore. Il
Parere della Provincia assume un ruolo cardine e vincolante all'interno
dell'endo-procedimento approvativo, soprattutto ai fini dell'emanazione del
provvedimento conclusivo. Esso si sostanzia in un parere di conformità al PTCP
ed in una verifica di coerenza e congruità rispetto della normativa vigente in
materia.
Input: Richiesta parere in sede
di convocazione della Conferenza di Servizi.
Output: Parere di compatibilità
al PTCP.
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento;
2)
Verifica formale amministrativa sugli atti
trasmessi;
3)
Istruttoria tecnico-documentale;
4)
Eventuale richiesta integrazioni;
5)
Predisposizione del parere di compatibilità e
firma;
6)
Eventuale partecipazione alla conferenza di
servizi;
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini
dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il
Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dal DPR 160/2010 e
smi. Nel caso di conferenza di servizi, si fa riferimento agli art. 14 e segg.
della L. 241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942,
LR 18/83 e smi., DM 1444/1968, ecc.) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento
normativo è costituito dall'art.8 del DPR 160/2020 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da implementare
in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio, della
complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Detto
procedimento comporta interrelazioni esterne con il livello locale di governo
del territorio (Comune) e con gli enti eteronomi che si pronunciano sul regime
dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi).
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di variante semplificata, che
comporta una istruttoria tecnica ed amministrativa ed una verifica complessiva
di coerenza e congruità rispetto della normativa vigente in materia. Ciò
implica valutazioni tecniche, amministrative e procedimentali, che dovrebbero essere
svolte, nelle varie fasi del procedimento (istruttoria, parere motivato,
firma), da più profili professionali, con una segmentazione del processo. Oggi,
per carenza di personale, diversi adempimenti sono a carico di un unico
soggetto (v. Responsabile del Servizio).
Opere pubbliche in variante alla
strumentazione urbanistica comunale - Varianti semplificate ai sensi dell'art.
19 del D.P.R. 327/2001, istruttoria e parere.
Descrizione: Il Servizio garantisce
l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati all'emanazione del
parere di compatibilità al PTCP all'interno del procedimento di variante
semplificata ai sensi dell'art. 19 del DPR 327/2001 nel testo in vigore. Il
Parere della Provincia assume un ruolo cardine e vincolante all'interno
dell'endo-procedimento approvativo, soprattutto ai fini dell'emanazione del
provvedimento conclusivo. Esso si sostanzia in un parere di conformità al PTCP
ed in una verifica di coerenza e congruità rispetto della normativa vigente in
materia
Input: Trasmissione da parte del
Comune degli elaborati tecnici amministrativi inerenti all'approvazione del
progetto di opera pubblica in variante da parte da parte del Consiglio Comunale
e richiesta parere.
Output: Parere di compatibilità
con il PTCP.
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento;
2)
Verifica formale amministrativa sugli atti
trasmessi;
3)
Istruttoria tecnico-documentale;
4)
Eventuale richiesta integrazioni;
5)
Parere di compatibilità con il PTCP;
6)
Eventuale partecipazione alla conferenza di
servizi;
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini
dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il
Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dal DPR 327/2001 e
smi. Nel caso di conferenza di servizi, si fa riferimento agli art. 14 e segg.
della L. 241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento normativo è
costituito dall'art.19 del DPR 327/2001 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Detto
procedimento comporta interrelazioni esterne con il livello locale di governo
del territorio (Comune) e con gli enti eteronomi che si pronunciano sul regime
dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi).
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di variante semplificata, che
comporta una istruttoria tecnica ed amministrativa ed una verifica complessiva
di coerenza e congruità rispetto della normativa vigente in materia. Ciò
comporta valutazioni tecniche, amministrative e procedimentali, che dovrebbe
essere svolte, nelle varie fasi (istruttoria, parere motivato, firma), da più
profili professionali, con una segmentazione del processo, mentre oggi, per
carenza di personale, diversi adempimenti sono a carico di un unico soggetto
(v. Responsabile del Servizio).
Regolamenti edilizi - istruttoria e
verifica di conformità. Il recente PdL 135/2020, approvato dal Consiglio
regionale ha abrogato l'art 16 della 18, commi 5, 6 e 7 della LR 18/1983 che
prevedeva la verifica di congruità delle Province sui Regolamenti edilizi
comunali. Di contro sono previste nuove competenze delle Province con
riferimento all'art. 10 della legge di modifica (varianti agli strumenti
urbanistici, modifica dell'art. 33 della LUR), che andranno ridisciplinate tra
le funzioni in capo al servizio, programmando e reperendo idonee risorse in
termini di personale per il loro svolgimento.
Procedimenti VAS , qualora individuata
quale ACA - osservazioni ai sensi dell'art. del D. Lgs 152/2006 e smi.
Descrizione: Il Servizio, non
essendo individuata detta funzione e compito a livello organizzativo,
interviene nei procedimenti VAS (artt. 12 e 13 del D. Lgs. 152/2006) solo
qualora individuato, motivatamente, nella fase di screening, nel documento
preliminare o nel Rapporto ambientale quale ACA.
Input: Trasmissione da parte
dell'autorità competente del documento preliminare Vas o del Rapporto
ambientale.
Output: parere tecnico su
assoggettabilità a Vas o su Rapporto ambientale
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento;
2)
Verifica formale amministrativa sugli atti
trasmessi;
3)
Istruttoria tecnico-documentale;
4)
Richiesta integrazioni;
5)
Osservazione;
6)
Partecipazione alla conferenza di servizi;
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini
dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il
Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dal D. Lgs.
152/2006 e smi. Nel caso di conferenza di servizi, si fa riferimento agli art.
14 e segg. della L. 241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento normativo è
costituito dagli artt. 12 e seg. della D. Lgs. 152/2006 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Le
interrelazioni esterne sono con le ACA e gli enti eteronomi che si pronunciano
sul regime dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi).
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento VAS, che, a livello di contenuti e
processo, si integra con quello di formazione ed approvazione del PRG.
L'istruttoria comporta verifiche tecniche ed amministrative sui livelli di coerenza
e di congruità rispetto della normativa vigente in materia e sugli effetti
sull'ambiente degli interventi connessi alla pianificazione e programmazione
territoriale. Ciò comporta valutazioni di natura tecnica, amministrativa e
procedimentale, che dovrebbero essere svolte, nelle varie fasi (istruttoria,
parere motivato, firma), da più profili professionali, con una segmentazione
del processo, mentre oggi, per carenza di personale, diversi adempimenti sono a
carico di un unico soggetto (v. Responsabile del Servizio).
Consulenza tecnico-giuridica in materia di
urbanistica e pianificazione territoriale - sportello urbanistico,
interpretazioni normative e gestione del contenzioso.
Descrizione: Il Servizio allo stato
attuale non dispone più della specifica professionalità di Avvocato, ai fine di
svolgere efficacemente la funzione di l'ausilio tecnico-giuridico in materia
d'urbanistica.
Detta funzione viene esercitata con riferimento a richieste di
chiarimenti ed interpretazioni sull'applicazione di norme urbanistiche e
pre-contenzioso.
Input: Richiesta di parere da
parte dell'Ente proponente.
Output: Parere o interpretazione
normativa
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento- richiesta;
2)
Verifica dei requisiti giuridici e tecnici e
ricognizione sulla normativa specifica in materia;
3)
Eventuale richiesta di pareri o chiarimenti;
4)
Predisposizione del parere;
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini
dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il
Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla vigente
normativa in materia e con riferimento alla
L. 241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella fase
preliminare all'avvio del processo possono essere richiesti chiarimenti ed
integrazioni al soggetto che formula la richiesta e può comportare
l'interessamento dell'Avvocatura dell'Ente e/o dell'Avvocatura regionale, in
quanto competente all'interpretazione delle leggi regionali.
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione degli
strumenti urbanistici di dettaglio, che richiede una conoscenza specifica della
materia urbanistica, anche dal punto di vista giuridico-procedimentale. Inoltre
allo stato attuale non si dispone di personale avente lo specifico profilo
funzionale (Avvocato) ai fini dell'espletamento delle predette attività.
Attuazione, gestione, aggiornamento ed adeguamento normativo
del P.T.C.P. e P.T.A.P. ed attività connesse.
Descrizione: Il Servizio si occupa
di tutti gli adempimenti di Legge correlati alla pianificazione territoriale e
all'esigenza di revisionare e aggiornare i Piani territoriali provinciali (PTCP
e PTAP).
La L. 56/2014 e LR 32/2015 hanno difatti riconfermato la competenza
fondamentale in capo alla Provincia per quanto attiene la pianificazione
territoriale e delle aree industriali.
Il processo di revisione e aggiornamento del PTCP richiede adeguate risorse
economiche, strumentali (attrezzature e software) e di personale, di cui
attualmente l'Ente provincia ed il Servizio Urbanistica, Pianificazione
Territoriale e Organizzazione rete scolastica che vanno adeguatamente
quantificate e reperite, in fase di programmazione di Bilancio.
Input: Nuove disposizioni
normative intervenute che comportano il riadeguamento dei Piani d'area vasta e
mutazioni degli scenari aggregativi e d'assetto
Output: Redazione e approvazione
nuovo PTCP e PTAP
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento;
2)
Conferimento incarichi interni o esterni;
3)
Elaborazione del documento preliminare;
4)
Avvio delle preliminari valutazioni ambientali e
geologiche;
5)
Approvazione del documento preliminare al PTCP ad
opera del Consiglio provinciale;
6)
Osservazioni da parte dei Comuni e degli enti
coinvolti nel procedimento;
7)
Controdeduzione delle osservazioni;
8)
Conferenza di servizi per l'acquisizione dei
pareri e nullaosta degli enti deputati ai vincoli, alle tutele e di congruità
con gli atti di programmazione regionale.
9)
Approvazione del PTCP ad opera del Consiglio
Provinciale
10)
Pubblicazione sul BURA ai fini dell'efficacia.
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono il Dirigente
del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato e gli incaricati del gruppo di lavoro interdisciplinare.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla LUN
1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi. Recentemente è stato approvato un Progetto di
Legge (PdL 135/2020) ed è in corso di discussione la revisione della Legge
Urbanistica Regionale.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento normativo è
costituito dagli artt. 7 e 8 della LR 18/1983 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella
fase di redazione e approvazione vi sono molteplici interrelazioni con gli Enti
deputati a pronunciarsi sul regime dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di
Servizi) e/o a formulare pareri di conformità in relazione alla strumentazione
urbanistica di settore e/o programmazione regionale.
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione del
PTCP, con una interdisciplinarità di figure e contributi specialistici.
La redazione di atto complesso, comporta inoltra un potenziamento delle
risorse sia in termini finanziari che di personale da adibire allo svolgimento
delle funzioni ordinarie tecniche e amministrative.
Intesa Istituzionale Provincia - ARAP e
Consorzio Industriale CH-PE per la pianificazione aree industriali sottoscritta
in data 20.04.2017, adeguamento e revisione dei PRT (Piani Regolatori
Territoriali).
Il Servizio si occupa di tutti gli adempimenti di Legge correlati alla
pianificazione territoriale e all'esigenza di revisionare e aggiornare i Piani
territoriali provinciali (PTCP e PTAP), anche con riferimento allo specifico
tematismo della pianificazione delle aree industriali.
Con Protocollo
d'intesa sottoscritto il 20.04.2017 e successivo addendum, anche in considerazione dell'attuale assetto
organizzativo in cui verte il Servizio Urbanistica Pianificazione Territoriale
e Organizzazione rete scolastica, che ha subito un sostanziale ridimensionamento
a seguito del riordino della L. 56/2014, con D.P. 89 del 12/04/2016 e succ.
int. e' stato individuato uno specifico gruppo di lavoro interno (Task fource
specialistica: Arch. Fellegara, Arch. Ursini, Dott. Tarricone) ed sottoscritto
un Protocollo d'intesa Provincia/Arap/Consorzio ASI Val Pescara per dare avvio
alla revisione della pianificazione delle aree industriali della Provincia di
Chieti.
Output: Protocollo d'intesa
Attività: Avvio delle Varianti al
PRT
1.
Sottoscrizione protocollo d'intesa
2.
Costituzione Gruppo di lavoro interistituzionale
ARAP/Consorzio/Provincia
3.
Incontri del tavolo tecnico operativo;
4.
Verbalizzazioni;
5.
Elaborazione del documento preliminare;
6.
Approfondimenti giuridico-procedimentali;
7.
Avvio delle preliminari valutazioni ambientali e
geologiche;
8.
Approvazione del documento preliminare da parte
del Consiglio provinciale;
9.
Osservazioni da parte dei Comuni e degli enti
coinvolti nel procedimento;
10.
Controdeduzione delle osservazioni;
11.
Conferenza di servizi per l'acquisizione dei
pareri e nullaosta degli enti deputati ai vincoli, alle tutele e di congruità
con gli atti di programmazione regionale.
12.
Approvazione definitiva della Variante al PTCP,
con riferimento al tematismo industriale ad opera del Consiglio Provinciale
13.
Pubblicazione sul BURA ai fini dell'efficacia.
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono il Dirigente
del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato, con il coinvolgimento della
Task force specialistica.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla vigente
normativa in materia (LUN 1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi).
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP. Nello specifico il riferimento normativo è
costituito dagli artt. 7 e 8 della LR 18/1983 nel testo in vigore.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella
fase di redazione del documento preliminare vi saranno interrelazioni esterne
con l'ARAP, soggetto deputato alla predisposizione della documentazione tecnica
e amministrativa, mentre nella fase procedimentale (adozione e approvazione) vi
saranno molteplici interrelazioni con gli Enti deputati a pronunciarsi sul regime
dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi) e/o a formulare pareri di
conformità in relazione alla strumentazione urbanistica di settore e/o
programmazione regionale.
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione di
detti Piani Territoriali, che comporta una istruttoria tecnica ed
amministrativa ed una verifica complessiva di coerenza e congruità rispetto
della normativa vigente in materia. Ciò implica valutazioni tecniche,
amministrative e procedimentali, che dovrebbe essere svolte, nelle varie fasi
del procedimento (istruttoria, parere motivato, firma), da più profili
professionali, con una segmentazione del processo.
Oggi, a causa della carenza di personale tecnico in capo al Servizio, non
si riesce a garantire la concreta partecipazione attiva ai Tavoli di lavoro con
l'ARAP, per cui risulta opportuno programmare, nell'immediato, ulteriori di
risorse umane e finanziarie per il conferimento di incarichi
specialistici.
Monitoraggio e verifica sullo stato
d'attuazione della Pianificazione comunale.
Descrizione: Il Servizio si occupa
del monitoraggio dello stato d'attuazione della Pianificazione comunale, con
riferimento agli indirizzi e linee guida del Piani territoriali provinciali
(PTCP e PTAP).
Input: Approvazione definitiva
degli strumenti urbanistici generali e particolareggiati.
Output: Adeguamento del prospetto
di monitoraggio
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Reperimento della documentazione inerente lo
stato d'attuazione dei PRG;
2)
Richiesta ai Comuni di dati e informazioni;
3)
Aggiornamento annuale del database contenente gli
atti approvativi.
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono il Dirigente
del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato e gli incaricati del gruppo di lavoro interdisciplinare.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla LUN
1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi. Recentemente è stato approvato un Progetto di
Legge (PdL 135/2020) ed è in corso di discussione la revisione della Legge
Urbanistica Regionale.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Per la
stesura del prospetto sullo stato d'attuazione del PRG occorre relazionarsi con
le 104 amministrazioni comunali, sollecitando la trasmissione di informazioni e
dati sullo stato d'attuazione della pianificazione comunale.
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella difficoltà di tenere aggiornato detto database e nei solleciti
alle Amministrazioni comunali circa l'informativa degli atti approvativi
definitivi della strumentazione urbanistica vigente.
Coinvolgimento della Provincia nei Tavoli
Regionali per la redazione del PRP, Piano Cave, Contratti di Fiume, Piano
Traffico ecc.
Descrizione: Il Servizio garantisce la partecipazione ai Tavoli Regionali correlati
alla redazione dei Piani e Progetti d'Area sui quali è tenuto a formulazione il
parere di compatibilità al PTCP ai sensi dell'art. 20 del TUEL.
Inoltre svolge una funzione collaborativa e partecipativa (osservazione)
con riferimento alla fase di redazione ed approvazione dei Piani regionali settoriali
di cui sopra
Input: Richiesta di
partecipazione ai Tavoli regionali.
Output: Parere di conformità al
PTCP e/o osservazioni.
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del procedimento;
2)
Verifica formale amministrativa sugli atti
trasmessi;
3)
Istruttoria tecnico-documentale;
4)
Eventuale richiesta integrazioni;
5)
Partecipazione ai tavoli di lavoro e
formalizzazione con DP nel gruppo di lavoro interistituzionale;
6)
Provvedimento di compatibilità con il
PTCP/Osservazioni;
7)
Eventuale partecipazione alla Conferenza di
Servizi.
Responsabilità: Le
responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini
dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il
Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla LUN
1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi e dalle specifiche normative in materia. Nel
caso di conferenza di servizi, si fa riferimento agli art. 14 e segg. della L.
241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati
dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e
dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP.
Risorse: Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da
implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio,
della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e
urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: La
partecipazione a detti Tavoli comporta interrelazioni esterne la Regione e/o
Istituzione proponente, nonché con gli enti eteronomi che si pronunciano sul
regime dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi).
Criticità: La maggiore criticità
risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione di
detti Piani Territoriali, che comporta una istruttoria tecnica ed
amministrativa ed una verifica complessiva di coerenza e congruità rispetto
della normativa vigente in materia. Ciò implica valutazioni tecniche,
amministrative e procedimentali, che dovrebbe essere svolte, nelle varie fasi
del procedimento (istruttoria, parere motivato, firma), da più profili
professionali, con una segmentazione del processo.
Oggi inoltre, in relazione alla carenza di personale tecnico, non si può
garantire la partecipazione attiva a detti Tavoli ed il rispetto dei termini di
Legge.
Partecipazione a conferenze di servizi, a commissioni valutative regionali (V.I.A., V.A.S., ecc.) e Collaborazioni/Intese per la redazione dei Piani d'Area Vasta (v. PRP, ecc.);
Parere all'interno dei procedimenti di AUA ai sensi dell'art. 12 del D. Lgs. n. 387 del 29.12.2003;
Parere di compatibilità al PTCP su progetti inerenti all'apertura/modifica di cave sul territorio provinciale;
Istruttoria degli strumenti di Pianificazione di Area Vasta e Piani socio economici sottoposti ad esame di competenza (v. PDMR, PRP; Piano Trasporti, ecc.).
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati alla partecipazione delle conferenze di servizio correlate a procedimenti amministrativi che comportano la variazione dello strumento urbanistico e che determinano la formulazione del parere di compatibilità al PTCP ai sensi dell'art. 20 del TUEL. Inoltre svolge una funzione collaborativa e partecipativa (osservazione) con riferimento alla fase di redazione ed approvazione dei Piani regionali settoriali.
Input: Richiesta di parere e/o osservazione, da formularsi anche in sede di Conferenza di Servizi.
Output: Parere di conformità al PTCP e/o osservazioni.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Avvio del procedimento;
2) Verifica formale amministrativa sugli atti trasmessi;
3) Istruttoria tecnico-documentale;
4) Eventuale richiesta integrazioni;
5) Provvedimento di compatibilità con il PTCP/Osservazioni;
6) Eventuale partecipazione alla Conferenza di Servizi.
Responsabilità: Le responsabilità risultano connesse al corretto espletamento del processo e coinvolgono, ai fini dell'emanazione del provvedimento finale, con effetto verso l'esterno, il Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: I tempi vengono stabiliti dalla LUN 1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi e dalle specifiche normative in materia. Nel caso di conferenza di servizi, si fa riferimento agli art. 14 e segg. della L. 241/1990 nel testo in vigore.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalla normativa specifica in materia di governo del territorio (LUN 1150/1942 e dalla LR 18/83 e smi) e dal PTCP.
Risorse: Le risorse a disposizione consistono in quelle economiche, strumentali e di personale attualmente in servizio, da implementare in considerazione della funzione strategica svolta dal servizio, della complessità dei processi gestiti (atti complessi di pianificazione e urbanistica) e degli effettivi carichi di lavoro.
Interrelazioni: Nella fase preliminare all'avvio del processo di redazione della strumentazione urbanistica possono esser svolte attività di co-pianificazione con la Provincia, che vedono interrelazioni esterne con il livello locale di governo del territorio (Comune) e con gli enti eteronomi che si pronunciano sul regime dei vincoli e delle tutele (v. Conferenza di Servizi). Criticità: La maggiore criticità risiede nella complessità del procedimento di formazione e approvazione degli strumenti urbanistici, che comporta una istruttoria tecnica ed amministrativa ed una verifica complessiva di coerenza e congruità rispetto della normativa vigente in materia. Ciò implica valutazioni tecniche, amministrative e procedimentali, che dovrebbe essere svolte, nelle varie fasi del procedimento (istruttoria, parere motivato, firma), da più profili professionali, con una segmentazione del processo. Oggi inoltre, in relazione alla carenza di personale tecnico non si può garantire la partecipazione a tutte le Conferenze di Servizi e l'istruttoria nei termini di Legge. Per tale attività Il Servizio si relaziona all'esterno con i Comuni, i SUAP, i Professionisti e gli altri Enti coinvolti nel procedimento, ed occorre programmare, a stretto giro, una standardizzazione delle procedure definendo univoche regole comportamentali ed indirizzi operativi finalizzati ad un'economia procedimentale per la presentazione delle pratiche SUAP di variante semplificata.
Predisposizione ed
approvazione del Piano Provinciale della Rete scolastica.
Descrizione: Il Servizio garantisce
l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati all'approvazione e
alle modifiche al vigente Piano provinciale della rete scolastica.
L'istruttoria consiste in un'analisi territoriale e statistica dell'intera rete
scolastica, nell'individuazione degli ambiti di criticità con riferimento ai
vincoli imposti dalla vigente normativa in materia e nella valutazione di
eventuali proposte di riorganizzazione dell'assetto complessivo, tenuto conto
delle istanze e avanzate dalle Istituzioni e stakeholders coinvolti nel
procedimento e con il coinvolgimento
delle parti sociali (sindacati), nel rispetto della vigente normativa in
materia e delle linee guida regionali.
Input:
Delibera regionale di avvio delle operazioni di dimensionamento scolastico.
Output:
Decreto presidenziale e trasmissione dello stesso alla
Regione ai fini della predisposizione dell'atto di approvazione del Piano
regionale della rete scolastica.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Ricognizione
degli ambiti di criticità segnalati dalla regione all'interno della DGR contenente
le linee d'indirizzo;
2) Avvio
del procedimento con la trasmissione di circolare di ricognizione delle istanze
del territorio e comunicazione linee guida regionali;
3) Ricognizione
istanze di dimensionamento dagli Enti locali e dalle IIS;
4) Istruttoria
e valutazione istanze;
5) Calendarizzazione
incontri e predisposizione tavoli provinciali;
6) Coordinamento
delle attività e supervisione;
7) Organizzazione
operativa tavoli provinciali di concertazione ed attività di verbalizzazione;
8) Partecipazione
ai Tavoli Tecnici Interistituzionali, come ausilio al Presidente e/o delegato
della Provincia;
9) Presentazione
delle proposte da inserire nel Piano di Dimensionamento scolastico;
10) Raccolta
atti d'assenso da parte dei Comuni interessati e dalle Istituzioni Scolastiche
(consiglio d'istituto) in relazione alla Proposta di Dimensionamento condivisa
dai tavoli di concertazione provinciale;
11) Predisposizione
atti amministrativi e convocazione CPO (organo deliberante);
12) Stesura
verbali CPO;
13) Redazione
decreto presidenziale ed approvazione Piano di Dimensionamento Scolastico;
14) Trasmissione
decreto al Tavolo tecnico interistituzionale per il parere obbligatorio ma non
vincolante.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: La tempistica risulta
stabilita e fissata dalla delibera regionale di avvio del procedimento e
delle vigenti leggi in materia con riferimento al procedimento amministrativo.
Vincoli:
I vincoli vengono
fissati dalle Linee guida regionali oltre che dalle disposizioni legislative in
materia.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio, da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Tale procedimento è
contemporaneo a quello relativo all'ampliamento dell'offerta formativa.
Criticità:
La maggiore criticità
rilevata risiede nell'assenza di un regolamento per la gestione dei processi
decisionali che avvengono nei tavoli di concertazione provinciale, soprattutto
in relazione ai repentini cambi di posizione assunti dagli interlocutori (Enti
Locali).
Predisposizione ed
approvazione dell'Offerta formativa delle I.I.S..
Descrizione: Il Servizio garantisce
l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati all'approvazione e
alle modifiche al vigente Piano provinciale della rete scolastica.
L'istruttoria consiste in un'analisi dell'offerta formativa in essere,
nella valutazione di eventuali proposte avanzate dagli Istituti Scolastici
Superiori, tenendo conto della vigente normativa e delle linee guida regionali
Input:
Delibera regionale di
avvio delle operazioni di variazione dell'offerta Formativa.
Output:
Decreto presidenziale e trasmissione dello stesso alla regione ai fini
della predisposizione dell'atto di approvazione del Piano regionale della rete
scolastica e dell'offerta formativa.
Attività:
Le attività svolte
possono essere classificate in:
1)
Avvio del
procedimento con la trasmissione di circolare di ricognizione delle istanze del
territorio e comunicazione linee guida regionali;
2)
Istruttoria e
valutazione istanze pervenute dalle Istituzioni Secondarie Superiori
3)
Calendarizzazione incontri
e predisposizione tavoli provinciali;
4)
Coordinamento delle
attività e supervisione;
5)
Organizzazione
operativa tavoli provinciali di concertazione ed attività di verbalizzazione;
6)
Partecipazione ai
tavoli tecnici interistituzionali, come ausilio al Presidente e/o delegato
della Provincia;
7)
Presentazione delle
proposte da inserire nel Piano di Dimensionamento scolastico;
8)
Raccolta atti
d'assenso da parte dalle Istituzioni Scolastiche (consiglio d'istituto) in
relazione alla Proposta di ampliamento dell'offerta formativa condivisa dai
tavoli di concertazione provinciale.
9)
Predisposizione atti
amministrativi e convocazione CPO (organo consultivo);
10) Stesura verbali CPO;
11) Redazione decreto presidenziale ed
approvazione dell'ampliamento dell'offerta formativa;
12) Trasmissione decreto al Tavolo tecnico
interistituzionale per il parere obbligatorio ma non vincolante.
Responsabilità: Dirigente del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi:
La tempistica risulta
stabilita e fissata dalla delibera regionale di avvio del procedimento e delle
vigenti leggi in materia con riferimento al procedimento amministrativo.
Vincoli I vincoli vengono fissati dalle Linee guida
regionali oltre che dalle disposizioni legislative in materia.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Tale procedimento è
contemporaneo a quello di dimensionamento della rete scolastica.
Criticità: La maggiore criticità rilevata risiede
nell'assenza di un regolamento per la gestione dei processi decisionali che
avvengono nei tavoli di concertazione provinciale, soprattutto in relazione ai
repentini cambi di posizione assunti dagli interlocutori (Enti Locali).
Partecipazione al
Tavolo Tecnico Interistituzionale, presso la Regione Abruzzo con riferimento al
Piano Provinciale della Rete scolastica ed offerta formativa.
Descrizione: Il Servizio garantisce la
partecipazione al Tavolo Interistituzionale, dove rappresenta quanto emerso nel
citato tavolo negli incontri di concertazione sia con riferimento al Piano
provinciale della rete scolastica che all'offerta formativa.
Input:
Convocazione tavolo tecnico interistituzionale.
Output: Verbale definitivo del
tavolo tecnico interistituzionale.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Ricezione
convocazione incontro del tavolo tecnico interistituzionale;
2) Individuazione
dei rappresentanti della Provincia amministrativo e politico;
3) Partecipazione
al tavolo;
4) Comunicare
ai tavoli di concertazione provinciale circa la posizione del tavolo tecnico
interistituzionale in riferimento alle proposte presentate dalla Provincia di
Chieti;
5) Verifica
verbale provvisorio del tavolo interistituzionale;
6) Invio
rettifiche a verbale provvisorio del tavolo interistituzionale;
7) Ricezione
verbale definitivo e acquisizione agli atti.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: La tempistica risulta stabilita e fissata dalla
delibera regionale di avvio del procedimento e delle vigenti leggi in materia
con riferimento al procedimento amministrativo.
Vincoli:
I vincoli vengono
fissati dalle Linee guida regionali oltre che dalle disposizioni legislative in
materia. La Regione esprime un parere vincolante sul Dimensionamento scolastico
provinciale e offerta formativa proposto dalla Provincia.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in considerazione
degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di personale
dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Tale procedimento è
contemporaneo a quello del dimensionamento della rete scolastica e
dell'ampliamento dell'offerta formativa.
Criticità: La maggiore criticità rilevata risiede nella
gestione dei processi decisionali che avvengono nei tavoli tecnico
interistituzionale che comportano l'assunzione di posizioni e pronunciamenti da
parte del soggetto politico, da formalizzare nei verbali degli incontri.
Ripartizione ed
Assegnazione fondi per le spese di Funzionamento delle I.I.S..
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati alla ripartizione e assegnazione dei fondi per
le spese di funzionamento alle Istituzioni Scolastiche Superiori.
Input:
Stanziamento del pertinente capitolo di Bilancio.
Output:
Emanazione atto di
ripartizione e assegnazione dei fondi per le spese di funzionamento e
comunicazione alle Istituzioni Scolastiche.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Gestione
fondi di bilancio assegnati;
2) Reperimento/verifica
dati Istituzioni Scolastiche;
3) Ripartizione
somme sulla base dei criteri fissati (DG. N. 12 del 22/01/1998-DT n. 3 del 30/01/1998-DG
n. 35 del 12/02/2009);
4) Predisposizione
atti di assegnazione e liquidazione fondi su base quadrimestrale o annuale;
5) Comunicazione
somme assegnate e liquidate alle Istituzioni Scolastiche,
6) Istruttoria
e riscontro istanze inerenti acquisto di beni/servizi ai fini dell'imputazione
degli stessi ai fondi di funzionamento.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: La tempistica appare
correlata all'effettivo stanziamento dei competenti capitoli di Bilancio e al reperimento
dei dati delle Istituzioni Scolastiche.
Vincoli:
I criteri di
ripartizione sono quelli fissati DG. N. 12 del 22/01/1998-DT n. 3 del 30/01/1998-DG n. 35 del 12/02/2009.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Tale procedimento è
propedeutico a quello di istruttoria e rendicontazione delle spese di
funzionamento.
Criticità:
Una delle criticità risiede nel ritardo
con cui vengono forniti i dati relativi alle Istituzioni Scolastiche
dall'U.S.P. nell'esigenza di dotarsi di idonea regolamentazione ai fini della
definizione delle spese ammissibili.
Istruttoria e
Rendicontazione delle Spese di funzionamento.
Descrizione: Il Servizio
garantisce l'istruttoria e tutti gli adempimenti di Legge correlati alla
verifica delle rendicontazioni delle spese di funzionamento. L'istruttoria consiste
in una verifica del rispetto alle circolari inviate e delle disposizioni
legislative in materia.
Input: Ricezione dei
rendiconti da parte delle Istituzioni Scolastiche.
Output: Emanazione atto di
approvazione dei rendiconti.
Attività: Le attività svolte
possono essere classificate in:
1) Ricezione
rendiconto (trimestrale o annuale);
2) Verifica
della documentazione trasmessa;
3) Richiesta
integrazioni;
4) Verifica
integrazioni;
5) Predisposizione
atto di approvazione.
Responsabilità: Dirigente
del Settore Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: La tempistica viene stabilita dalla vigente normativa in
materia e dalla L. 241/90.
Vincoli: I criteri di ripartizione
sono quelli fissati DG.
N. 12 del 22/01/1998-DT n. 3 del 30/01/1998-DG n. 35 del 12/02/2009.
Interrelazioni: Tale procedimento è successivo a quello di
ripartizione a assegnazione dei fondi per il funzionamento.
Criticità: Una delle principali criticità
risiede nel ritardo con cui le Istituzioni Scolastiche trasmetto le
rendicontazioni e nell'esigenza di dotarsi di idonea regolamentazione ai fini
della definizione delle spese ammissibili.
Gestione
amministrativa circa l'utilizzo, in attività extrascolastica, delle palestre
provinciali - verifiche amministrative convenzioni tra I.I.S. e A.S.D. e
nulla-osta.
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati alla gestione amministrativa delle palestre che
consistono in: verifica formale delle
convenzioni pervenute e sottoscritte dalle ASD e le IIS, rimodulazione e/o
approfondimento e/o integrazione delle stesse a seguito d'istruttoria e
rilascio del nulla-osta ai fini dell'efficacia.
Input:
Ricezione delle
convenzioni da parte delle Istituzioni Scolastiche.
Output:
Rilascio del nulla osta.
Attività:
Le attività svolte
possono essere classificate in:
1) Ricezione convenzione;
2) Verifica della documentazione trasmessa;
3) Richiesta rimodulazioni e/o integrazioni e/o
chiarimenti;
4) Verifica rimodulazioni e/o integrazioni e/o
chiarimenti;
5) Predisposizione tabulato riepilogativo e,
aggiornamento costante dell'iter procedurale per ogni singola convenzione
6)
Analisi criticità e problematiche emerse nella gestione;
7)
Elaborazione di circolari esplicative e/o chiarificatrici;
8)
Predisposizione autorizzazione (nulla osta).
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi:
La tempistica viene stabilita dalla vigente normativa in
materia e dalla L. 241/90.
Vincoli: I vincoli per la gestione delle palestre vengono
stabiliti da: L. 23/1996 e L.R. 27/2012, Delibere G.P. n. 1899 del 28.10.1994 e
n. 369 del 30.06.1998, Determinazione Dirigenziale n°638 del 05/08/2014,
Determinazione Dirigenziale n° 875 del 30.09.2015 e Determinazione Dirigenziale
n° 623 del 30.07.2018, decreto del Presidente della Provincia n° 166 del
08.11.2018 e Circolari inerenti la gestione delle palestre ed indirizzi operativi
prot. 30082 del 08.09.2015, prot. 6003 del 27.03.2018 e prot. 20239 del 18.10.2018;
Risorse: Le risorse a disposizione consistono in quelle economiche, strumentali e
di personale attualmente in servizio da implementare in considerazione degli
effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di personale dovuta a
pensionamento.
Interrelazioni: Tale procedimento è propedeutico a quello di
quantificazione dei rimborsi forfettari alle ASD e richiede una stringente
collaborazione con il Servizio Edilizia scolastica, sia per la rideterminazione
degli importi dei rimborsi forfettari sia per la condivisione delle
informazioni inerenti all'effettivo utilizzo delle palestre provinciali (v.
interdizioni, lavori di manutenzione, agibilità dei locali e certificazioni VV.
FF. ecc.).
Criticità
Le maggiori
criticità rilevate nello svolgimento delle attività riferite alla fase
istruttoria risultano connessa alla mancanza di una visione unitaria del
patrimonio della provincia e all'assenza di un fascicolo dell'immobile, per cui
non è possibile istantaneamente desumere le informazioni dal Servizio Servizio
Edilizia Scolastica e Servizio Patrimonio Immobiliare sullo stato di fatto
dell'immobile (planimetrie, agibilità e certificazioni), sui lavori in corso
(interventi di manutenzione programmati, disagi e interdizioni che riguardano
l'immobile) e su eventuali disagi e/o segnalazioni. Inoltre sarebbe opportuno
predisporre congiuntamente con i sopraddetti servizi, un apposito Regolamento
che disciplini la complessa gestione delle palestre, prevedendo al contempo un
sistema sanzionatorio in caso di inadempienze.
Gestione contabile
circa l'utilizzo, in attività extrascolastica, delle palestre provinciali -
quantificazione rimborsi forfettari per consumo e monitoraggio.
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati alla quantificazione dei rimborsi per i consumi
e al loro monitoraggio.
Input:
Rilascio del nulla
osta.
Output:
Ricezione ricevuta di avvenuta pagamento.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Rilascio nulla osta;
2) Quantificazione ore di utilizzo per ciascun
esercizio finanziario;
3) Comunicazione dei rimborsi dovuti dalle ASD;
4) Predisposizione determinazione dirigenziale di
accertamento in entrata delle somme da ricevere dalle ASD;
5) Monitoraggio rimborsi e sollecito pagamenti
6)
Procedura di recupero crediti nei confronti di ASD morose
7)
Ricezione ricevuta di avvenuto pagamento.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi:
La tempistica viene stabilita dalla vigente normativa in
materia e dalla L. 241/90.
Vincoli:
Tale funzione viene
svolta con riferimento alla vigente normativa nazionale, regionale e
regolamentare, alle numerose circolari, ai decreti presidenziali emanati e agli
atti adottati dall'Ente.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni: Tale procedimento è successivo a quello di
verifica amministrativa delle convenzioni tra I.I.S. e A.S.D. e al rilascio del
nulla-osta. Occorre coordinarsi con il Servizio Edilizia Scolastica e
Patrimonio per l'adeguamento del rimborso forfettario e con il Servizio Entrate
per gli accertamenti.
Criticità:
Le maggiori
criticità rilevate appaiono correlate all'esigenza di procedere ad un
aggiornamento e adeguamento dei rimborsi forfettari per le utenze attualmente
vigenti, che non appaiono articolati e suddivisi in rapporto alle diverse
conformazioni planivolumetriche delle palestre provinciali ed agli effettivi
consumi delle utenze. Sarebbe auspicabile un lavoro congiunto tra i Servizi per
l'aggiornamento di detti importi e la determinazione di eventuali tariffe
aggiuntive. La mancanza di una visione unitaria del patrimonio della provincia
e all'assenza di un fascicolo dell'immobile, determina infatti l'impossibilità
di desumere istantaneamente informazioni dal Servizio Edilizia Scolastica e dal
Servizio Patrimonio Immobiliare circa sullo stato di fatto dell'immobile
(planimetrie, agibilità e certificazioni), eventuale presenza di lavori in
corso (interventi di manutenzione programmati, e/o eventuali disagi e/o
segnalazioni. Inoltre sarebbe opportuno predisporre congiuntamente con i
sopraddetti servizi, un apposito Regolamento che disciplini la complessa
gestione delle palestre, prevedendo al contempo un sistema sanzionatorio in
caso di inadempienze.
Gestione amministrativa
dei distributori automatici presso le I.I.S. - verifiche amministrative
convenzioni tra IIS e Ditte e nulla-osta.
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati alla verifica delle convenzioni tra le IIS e le
Società che gestiscono i distributori di snack e bevande con quanto stabilito
con determinazione dirigenziale n. 600 del 16/07/2014 e rilascio del nulla
osta.
Input:
Ricezione del contratto
stipulato tra l'IIS e il gestore dei distributori.
Output:
Rilascio nulla osta.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Ricezione convenzioni
2) Verifica della documentazione trasmessa;
3) Richiesta integrazioni;
4) Ricezione e verifica integrazioni; 5) Predisposizione nulla osta.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi:
La tempistica viene stabilita dalla vigente normativa in
materia e dalla L. 241/90.
Vincoli:
I vincoli vengono
fissati dalle varie circolari trasmesse alle Istituzioni Scolastiche e alle
disposizioni legislative in materia.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Tale procedimento è
propedeutico a quello di richiesta di rimborso. Occorre coordinarsi con
l'Ufficio Entrate e l'Avvocatura in caso di morosità o inadempienze contrattuali.
Criticità:
Una delle principali criticità
risiede nel ritardo con cui le Istituzioni Scolastiche comunicano i dati
relativi ai consumi delle utenze.
Gestione contabile dei
distributori automatici presso le I.I.S.- quantificazione rimborsi inerente i consumi
utenze e monitoraggio.
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati alla quantificazione e richiesta di rimborsi
inerenti i consumi elettrici dei distributori.
Input:
Ricezione lettura dei
contatori secondo il calendario prefissato.
Output:
Ricezione ricevuta di avvenuto pagamento.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1) Ricezione
lettura dei contatori
2) Verifica della documentazione ricevuta, del
rilascio del nulla osta e quantificazione rimborso dovuto sulla base della
lettura dei contatori;
3) Predisposizione e invio richiesta rimborso;
4) Predisposizione determinazione di accertamento in
entrata.
5) Monitoraggio dei rimborsi ed eventuale sollecito
di pagamento;
6) Procedura di recupero crediti nei confronti
delle ditte morose
7) Ricezione ricevuta di avvenuto pagamento;
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi: La tempistica viene stabilita dalla vigente normativa in materia e dalla L. 241/90.
Vincoli:
I vincoli vengono
fissati dalle varie circolari trasmesse alle Istituzioni Scolastiche e alle
disposizioni legislative in materia.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Tale procedimento è
successivo a quello di rilascio del nulla osta. Occorre coordinarsi con l'Ufficio Entrate e l'Avvocatura in caso di
morosità o inadempienze contrattuali.
Criticità:
Una delle principali criticità
risiede nel ritardo con cui le Istituzioni Scolastiche comunicano i dati
relativi ai consumi delle utenze.
Fornitura arredi
scolastici (Ricognizione esigenze I.I.S., ripartizione arredi, ecc).
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati alla fornitura di arredi scolastici.
Input:
Stanziamento pertinente capitolo di Bilancio.
Output:
Nulla osta alla liquidazione del fornitore a seguito di verifica della
fornitura effettuata secondo quanto stabilito.
Attività:
Le attività svolte possono
essere classificate in:
1) Verifica
stanziamento di bilancio nel coerente capitolo di Bilancio.
2) Rilevamento fabbisogno di arredi attraverso una
circolare;
3) Richiesta dati all'USP con riferimento al prossimo
anno scolastico;
4) Elaborazione
tabulato delle richieste pervenute dalle IIS, con riferimento all'andamento
scolastico e alle precedenti forniture.
5) Ripartizione degli arredi acquistabili con
lo stanziamento di bilancio sulla base del tabulato predisposto.
6) Predisposizione determinazione
a contrarre e prenotazione impegno di spesa.
7) Procedura
MEPA, gestita dal Servizio Economato,
8) Approvazione piano di ripartizione degli
arredi e comunicazione dello stesso alla ditta aggiudicataria e alle IIS.
9) Ricezione attestazioni di avvenuta consegna, verifica e comunicazione al Servizio
Economato dell'effettiva fornitura per la successiva liquidazione.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi:
La tempistica viene stabilita dalla vigente normativa in
materia e dalla L. 241/90 ed è correlata all'effettivo inizio delle attività
scolastiche.
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle vigenti
disposizioni legislative in materia circa il procedimento amministrativo e
dalle Leggi per l'acquisizione di forniture di beni e servizi all'esterno
(Codice degli Appalti).
Risorse:
Le risorse a disposizione
consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in
considerazione degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di
personale dovuta a pensionamento.
Interrelazioni:
Per tale procedimento l'Ufficio si relaziona esternamente con l'Ufficio
Scolastico Provinciale e le IIS ed internamente con l'Ufficio Economato per
l'individuazione del fornitore.
Criticità:
Una delle principali criticità
risiede nel ritardo con cui l'USP comunica i dati riferiti all'organico di
diritto e di fatto, alla base dei criteri di ripartizione degli arredi.
Rimborso alla
Provincia dell'Aquila della quota parte spettante alla Provincia di Chieti per
le Spese di Funzionamento dell'Ufficio Scolastico Regionale.
Descrizione: Il Servizio garantisce l'istruttoria e tutti gli
adempimenti di Legge correlati al rimborso alla Provincia dell'Aquila della
quota spettante alla Provincia di Chieti per le spese di funzionamento
dell'Ufficio Scolastico Regionale.
Input:
Ricezione richiesta di rimborso.
Output: Comunicazione
liquidazione quota spettante.
Attività: Le attività svolte possono essere classificate in:
1)
Ricezione richiesta di rimborso.
2) Verifica capienza nel competente capitolo di bilancio;
3) Istruttoria e predisposizione determinazione di
impegno e liquidazione;
4) Comunicazione avvenuta liquidazione della
quota spettante alla Provincia.
Responsabilità:
Dirigente del Settore
Tecnico, Settore 2° o suo delegato.
Tempi:
I tempi: sono quelli stabiliti dalla L. 241/90 compatibilmente con l'effettivo stanziamento nel competente capitoli di
Bilancio
Vincoli: I vincoli vengono fissati dalle vigenti
disposizioni legislative in materia circa il procedimento amministrativo e la
contabilità pubblica.
Risorse:
Le risorse a
disposizione consistono in quelle economiche,
strumentali e di personale attualmente in servizio da implementare in considerazione
degli effettivi carichi di lavoro e della prossima riduzione di personale dovuta
a pensionamento.
Interrelazioni:
Per tale procedimento l'Ufficio si relaziona esternamente con l'Ufficio
Scolastico Provinciale e internamente con il Servizio Ragioneria per lo
stanziamento di Bilancio.
Criticità:
Una delle criticità più rilevanti risulta connessa ai tempi di
approvazione del Bilancio e all'ammontare dello stanziamento.
Rilascio Determina Dirigenziale a Soci di Associazioni di categoria per la nomina a guardia particolare giurata volontaria;
Descrizione: L'Ufficio di Polizia Provinciale in base al D.
Lgs 112/98 (art. 163) si occupa del riconoscimento della nomina delle guardie
particolari giurate venatorie volontarie (art. 27, commi 1 e 2 della L.
157/1992) nonché delle guardie giurate addette alla sorveglianza sulla pesca
nelle acque interne (art. 31 R.D. n. 1604/1931 e art. 20 L.R. 44/1985).
Il decreto è personale e
viene rilasciato a seguito di istanza presentata dall'Associazione di
appartenenza. Per le G.P.G.V. Venatorie il rilascio è subordinato alla
frequenza di corsi di qualificazione organizzati dalle Province con la
collaborazione delle Associazioni Venatorie ed al superamento del relativo
esame (art.51, comma 6, L.R. n°10/2004).
Le sezioni delle Associazioni
con organi di vigilanza volontaria possono presentare istanza al rilascio del
Decreto ottenuta l'approvazione da parte della Questura del Regolamento di
Servizio (art. 2 R.D. n. 1952/1935). Il documento del Decreto di Nomina a
Guardia Particolare Giurata Volontaria ha validità di anni due dalla data del
rilascio.
Input: Richiesta
interessati.
Output: Rilascio Decreto
Sanzioni amministrative in materia di stretta competenza ( codice della strada - venatoria - ittica - tartufigena);
Descrizione: Il corpo di Polizia Provinciale
risulta attualmente composto dal Comandante, da due Vice comandanti e da otto
Istruttori.
Il personale è attualmente
ripartito nelle tre Circoscrizioni anzidette svolgendo generalmente servizio
per pattuglie composte da due agenti in due turni: il primo antimeridiano dalle
8,00 alle ore 14,00, l'altro pomeridiano dalle ore 14,00 alle ore 20,00. Per
particolari servizi o quando ciò risulta necessario per motivi organizzativi
e/o operativi, sono programmati servizi in orari diversi, anche notturni.
Gli appartenenti al corpo
rivestono le qualifiche attribuite dalla legge in materia di Polizia Locale, ed
in particolare, ai sensi dell'art. 5 della Legge 7 marzo 1986, n. 65 e legge
Regionale 2 Agosto 1997, n. 83, rivestono qualifica di Polizia Giudiziaria,
Polizia Stradale e Pubblica Sicurezza. Tali funzioni vengono svolte in tutte le
materie di competenza dell'Ente, ma particolarmente in materia di rifiuti,
scarichi, caccia, pesca, polizia stradale e turismo.
I servizi si svolgono secondo
quanto previsto in ordini di servizio settimanali predisposti dall'Ufficio
comando in esecuzione delle direttive ricevute o sulla base di piani operativi
finalizzati principalmente alla prevenzione di condotte illecite ed alla loro
repressione, ovvero finalizzate ad effettuare indagini in relazione a
segnalazioni e denunce pervenute.
Comunicazioni notizie di reato alla competente autorità giudiziaria.
Descrizione: nello svolgimento delle proprie
attività di vigilanza, la Polizia Provinciale comunica le notizie di reato alla
competente autorità giudiziaria, quando ricorrono i presupposti previsti dalla
normativa vigente.
Segnalazioni in ordine alle problematiche di gestione e manutenzione delle
strade di competenza e delle relative pertinenze;
Ricognizione del
fabbisogno della viabilità di competenza provinciale ed annesse opere
infrastrutturali (ponti, viadotti, opere di attraversamento, gallerie naturali
ed artificiali, opere d'arte in genere) mediante l'Individuazione di soluzioni
tecniche volte a risolvere situazioni di pericolo, a migliorare le condizioni
di fruibilità delle strade e al rispetto delle prescrizioni di normativa;
Redazione del PFTE e
del progetto definitivo ed esecutivo in materia di viabilità;
Adempimenti
di cui all'art. 31 del D. Lgs. 50/2016 connessi allo svolgimento del ruolo di
Responsabile Unico del Procedimento:
- Attività tecniche
nell'ambito degli affidamenti servizi tecnici di ingegneria e di architettura;
- Attività tecniche nell'ambito
degli affidamenti servizi di consulenza specialistica ed indagini;
- Verifica, validazione
e approvazione di PFTE e di progetti definitivi ed esecutivi;
- Conferenza dei servizi
su opere di cui al programma OO.PP. della Provincia;
- Acquisizione pareri e
nulla osta di tipo ambientale e tutela del paesaggio su opere da appaltare;
- Acquisizione
autorizzazione sismica L.R- 28/2011 su opere da appaltare;
- Attività tecniche
nell'ambito delle procedure di gara per affidamento di lavori, servizi e
forniture;
- Verifica congruità
delle offerte nell'ambito della procedura di gara (art. 97 del D. Lgs.
50/2016);
- Commissioni tecniche
nell'ambito di affidamenti di lavori servizi e forniture mediante il criterio
dell'offerta economicamente più vantaggiosa (art. 95 del D. Lgs. 50/2016)
- Adempimenti di cui al
D. Lgs. n.81/08 relativi a OO.PP.;
- Istruttoria SAL per
OO.PP. in corso di esecuzione;
- Liquidazione dei
Certificati di pagamento relativi a SAL;
- Autorizzazione al
subappalto nell'ambito di contratti di LL.PP.;
- Liquidazioni spettanze
professionali per servizi di ingegneria ed architettura;
- Approvazione CRE e
Collaudi;
- Liquidazioni rata di
saldo su CRE e Collaudi;
- Rendicontazione delle
spese - Enti Finanziatori (Regione Abruzzo, MIT, Protezione Civile ...);
Emissione ordinanze
di regolamentazione della circolazione stradale;
Rilascio di pareri e
nulla osta nell'ambito di procedimenti interni all'Ente (provvedimenti
autorizzativi e concessioni stradali di altro servizio) ovvero di conferenze di
servizi promosse da altri Enti;
Definizione di
accordi di programma (art. 34 del D. Lgs. 267/2000) e convenzioni (art. 30 del
D. Lgs. 267/2000) per lo svolgimento di funzioni coordinate con altri Enti
Pubblici;
Gestione rapporti
con Società Autostrade per l'Italia, Strada dei Parchi, ANAS, ARAP, SASI, ENEL,
TERNA, Consorzi di Bonifica, Enti gestori sottoservizi, ecc.;
Direttiva Maroni -
Osservatorio permanente sull'incidentalità presso la Prefettura di Chieti.
Tipologie di procedimenti di competenza:
Istruttoria e iscrizione procedure
semplificate art. 214 e seguenti del D. Lgs. n° 152/2006.
Descrizione:
consente
l'esercizio delle attività di recupero in procedura semplificata.
Quali finalità ha: limitare la produzione di rifiuti.
Attività che scandiscono e compongono il processo:
Attività 1 ricezione comunicazione
Attività 2 verifica condizioni di ammissibilità
Attività 3 verifica requisiti di legittimazione
Attività 4 richieste esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività 5 richiesta eventuali pareri ad altri organi
Attività 6 formazione dell'atto
Attività 7 controllo dell'atto
Attività 8 emanazione dell'atto
Attività 9 comunicazione dell'atto
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
- Dirigente: firma dell'atto
- Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di verifica
- Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": comunicazione privato
b. risultato atteso del processo - "output": iscrizione registro imprese in procedure semplificate
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: 90 gg.
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche urbanistiche, paesaggistiche, ambientali, contributive e penali
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e l'intervento di numerosi Enti
Autorizzazione unica costruzione e esercizio impianti di
cogenerazione con potenza termica inferiore 300MW.
Descrizione:
consente
la costruzione di impianti di cogenerazione.
Quali finalità ha: limitare lo sfruttamento
delle risorse naturali.
b. Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
istanza
Attività
2
verifica
condizioni di ammissibilità
Attività
3
verifica
requisiti di legittimazione
Attività
4
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività
5
richiesta
eventuali pareri ad altri organi
Attività
6
indizione
conferenza dei servizi
Attività
7
formazione
dell'atto
Attività
8
controllo
dell'atto
Attività
9
emanazione
dell'atto
Attività
10
comunicazione
dell'atto
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a.
elementi in
ingresso che innescano il processo - "input": istanza privata
b.
risultato atteso
del processo - "output": autorizzazione
c.
tempi di svolgimento
del processo e delle sue attività: 180 gg.
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche
urbanistiche, paesaggistiche, ambientali, contributive e penali
e.
risorse del
processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e Istruttore
f.
interrelazioni
tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri Enti
g.
criticità del
processo: elevata per la complessità della normativa e l'intervento di numerosi
Enti
Certificazione completamento
interventi di bonifica ai sensi dell'art. 248 del D. Lgs. n° 152/2006
Descrizione:
certifica
l'avvenuta realizzazione del progetto di bonifica.
Quali finalità ha: consentire un utilizzo
appropriato dei terreni inquinati.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
istanza
Attività
2
verifica
condizioni di ammissibilità
Attività
3
verifica
requisiti di legittimazione
Attività
4
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività
5
richiesta
eventuali pareri ad altri organi
Attività
6
formazione
dell'atto
Attività
7
controllo
dell'atto
Attività
8
emanazione
dell'atto
Attività
9
comunicazione
dell'atto
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti
che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": istanza
privata
b. risultato atteso del processo - "output": certificazione
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: non definito
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del processo
in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche tecniche e
analitiche
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con altri Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di altri Enti
Espressione di parere in sede di
conferenza di servizi in materia di Valutazione Ambientale Strategica in
qualità di ACA.
Descrizione:
in qualità di Autorità con Competenza
Ambientale (ACA) ci si esprime su piani e/o azioni che possano avere rilievi
ambientali.
Quali finalità ha: tutela degli interessi
ambientali generali.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
richiesta parere dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica
competenza
Attività 3
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività 4
verifica
interazioni con procedimenti di competenza provinciale
Attività 5
formazione
del parere
Attività 6
comunicazione
del parere
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": invito
alla Conferenza dei Servizi
b. risultato atteso del processo - "output": parere
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: variabile (inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche
urbanistiche, paesaggistiche, ambientali
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri
Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di numerosi Enti
Espressione di parere in sede di
conferenza di servizi per il rilascio dell'autorizzazione ordinaria di cui
all'art. 208 del D. Lgs. n. 152/2006
Descrizione:
in qualità di Autorità Territoriale si
chiede parere in relazione all'art. 197 del D. Lgs. n. 152/2006.
Quali finalità ha: tutela degli interessi
ambientali generali.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
richiesta parere dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica
competenza
Attività 3
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività 4
verifica
interazioni con procedimenti di competenza provinciale
Attività 5
formazione
del parere
Attività 6
comunicazione
del parere
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a.
elementi in
ingresso che innescano il processo - "input": invito alla Conferenza
dei Servizi
b.
risultato atteso
del processo - "output": parere
c.
tempi di
svolgimento del processo e delle sue attività: variabile (inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche urbanistiche,
paesaggistiche, ambientali, contributive e penali
e.
risorse del
processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e Istruttore
f.
interrelazioni
tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri Enti
g.
criticità del
processo: elevata per la complessità della normativa e l'intervento di numerosi
Enti
Espressione di parere in sede di
conferenza di servizi per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale
(AIA) di cui al D. Lgs. n. 152/2006.
Descrizione:
in qualità di Autorità Territoriale si
chiede parere in relazione all'art. 197 del D. Lgs. n. 152/2006.
Quali finalità ha: tutela degli interessi
ambientali generali.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione richiesta parere
dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica competenza
Attività 3
richieste esibizioni documentali e/o
integrazioni
Attività 4
verifica interazioni con
procedimenti di competenza provinciale
Attività 5
formazione del parere
Attività 6
comunicazione del parere
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti che
svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": invito
alla Conferenza dei Servizi
b. risultato atteso del processo - "output": parere
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: variabile
(inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche
urbanistiche, paesaggistiche, ambientali, contributive e penali
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri
Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di numerosi Enti
Invio eventuali osservazioni in merito
ai procedimenti regionali e nazionali di Valutazione Impatto Ambientale.
Descrizione:
in qualità di Autorità Territoriale si
chiede parere in relazione all'art. 197 del D.Lgs. n. 152/2006.
Quali finalità ha: tutela degli interessi
ambientali generali.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
comunicazione dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica
competenza
Attività 3
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività 4
verifica
interazioni con procedimenti di competenza provinciale
Attività 5
formazione osservazione
Attività 6
comunicazione
osservazione
Responsabilità complessiva del processo e Soggetti che
svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": invito
alla Conferenza dei Servizi
b. risultato atteso del processo - "output": eventuali osservazioni
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: variabile
(inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche urbanistiche,
paesaggistiche, ambientali, contributive e penali
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di numerosi Enti
Espressione di parere in sede di
conferenza di servizi per l'approvazione dell'analisi di rischio e di
caratterizzazione delle aree potenzialmente inquinate.
Descrizione: analizza
la procedura avviata relativamente alla bonifica de terreni.
Quali finalità ha: consentire un utilizzo
appropriato dei terreni inquinati.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
richiesta parere dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica
competenza
Attività 3 richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività 4 verifica
interazioni con procedimenti di competenza provinciale
Attività 5 formazione del
parere
Attività 6 comunicazione
del parere
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": invito
alla Conferenza dei Servizi
b. risultato atteso del processo - "output": parere
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: variabile
(inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche
ambientali
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri
Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di numerosi Enti
Espressione di parere nell'ambito
delle autorizzazioni all'attività di cava.
Descrizione:
in qualità di
Autorità Territoriale si chiede parere.
Quali finalità ha: tutela degli interessi
ambientali generali.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
richiesta parere dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica
competenza
Attività 3
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività 4
verifica interazioni
con procedimenti di competenza provinciale
Attività 5
formazione
del parere
Attività 6
comunicazione
del parere
Responsabilità complessiva del processo e
Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": invito
alla Conferenza dei Servizi
b. risultato atteso del processo - "output": parere
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: variabile
(inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del
processo in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche urbanistiche,
paesaggistiche, ambientali,
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri
Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di numerosi Enti
Espressione di parere nell'ambito
della conferenza di servizi per il rilascio dell'Autorizzazione Unica
Ambientale ai sensi del Dpr n.° 59/2013.
Descrizione:
consente
l'esercizio delle attività di recupero in procedura semplificata.
Quali finalità ha: limitare la produzione
di rifiuti.
Attività che
scandiscono e compongono il processo:
Attività
1
ricezione
richiesta parere dall'Autorità Competente
Attività
2
verifica
condizioni di ammissibilità
Attività
3
verifica
requisiti di legittimazione
Attività
4
richieste
esibizioni documentali e/o integrazioni
Attività
5
analisi di
eventuali pareri di altri organi
Attività
6
formazione
dell'atto
Attività
7
controllo
dell'atto
Attività
8
emanazione dell'atto
Attività
9
comunicazione
dell'atto
Attività
10
eventuale
partecipazione alla Conferenza dei Servizi
Responsabilità complessiva
del processo e Soggetti che svolgono le attività del processo e ruoli di
responsabilità:
-Dirigente: firma dell'atto
-Responsabile/i del/i procedimento/i ricompreso/i nel processo: attività di
verifica e partecipazione alla Conferenza dei Servizi
-Istruttore/i: istruttoria
Descrizione del processo:
a. elementi in ingresso che innescano il processo - "input": invito
alla Conferenza dei Servizi
b. risultato atteso del processo - "output": parere
c. tempi di svolgimento del processo e delle sue attività: variabile
(inferiore a 30 gg.)
d. vincoli del processo (condizioni da rispettare nello svolgimento del processo
in base a previsioni legislative o regolamentari): verifiche urbanistiche,
paesaggistiche, ambientali, contributive e penali
e. risorse del processo (finanziarie ed umane): Responsabile del Servizio e
Istruttore
f. interrelazioni tra i processi: molteplici interazioni con numerosi altri
Enti
g. criticità del processo: elevata per la complessità della normativa e
l'intervento di numerosi Enti
Tipologie di procedimenti di competenza:
Ogni procedimento consta delle seguenti fasi:
- eventuale pagamento sanzione;
- presentazione di memorie difensive;
Nell'ipotesi di ricorso da parte del sanzionato:
Consulenza
legale
Gestione del contenzioso: Gestione del precontenzioso; Gestione
del contenzioso; Gestione
recupero crediti in fase giudiziale; Gestione
conciliazioni e/o transazioni
Gestione del contenzioso ambientale: Procedimenti
sanzionatori in materia di rifiuti; Procedimenti
consequenziali all'emanazione dell'Ordinanza; Procedimenti
conseguenti a mancato pagamento ordinanze in materia di pesca e di caccia
Attività strumentali al servizio: Gestione e monitoraggio delle risorse finanziarie
assegnate; Riconoscimento
debiti fuori bilancio ; Gestione
del proprio Archivio; Gestione
rapporti con l'utenza; Aggiornamento,
studio e ricerca
Descrizione:
Il Servizio assicura
tutti gli adempimenti ad esso demandati dalla legge, dai regolamenti e dagli
atti di programmazione dell'Ente.
In particolare,
l'Avvocatura opera a tutela dei diritti e degli interessi della Provincia sia
in sede stragiudiziale che giudiziale, garantendo, in quest'ultimo caso, la
rappresentanza, il patrocinio e l'assistenza dell'Ente dinanzi ai vari organi
giurisdizionali, per ogni stato e grado di giudizio, nei procedimenti
concernenti le materie civilistica, amministrativa, giuslavoristica, penale e
tributaria.
L'attività svolta presenta
una natura complessa e diversificata scaturente dalle molteplici funzioni
proprie e conferite alla Provincia da leggi statali e regionali.
Il quadro
complessivo delle attività espletate e dei relativi processi viene successivamente
specificato:
1. Consulenza Legale:
L'attività di consulenza giuridico
amministrativa è diretta a garantire una costante azione di supporto,
informazione, assistenza e consulenza giuridico-normativa, tramite lo Studio
convenzionato con l'Ente, ai Servizi interni e agli organi politici della
Provincia. Nell'ambito di questioni e problematiche sempre più complesse, tale
compito assume una valenza particolare, in quanto volta a assicurare soluzioni
adeguate in termini giuridici e a consentire alla Provincia di integrare e
potenziare la propria azione di indirizzo e coordinamento, anche sotto il
profilo giuridico-normativo. La suddetta attività si esplica attraverso lo
studio delle problematiche sottoposte e l'elaborazione di pareri.
1.1. L'avvio del procedimento di richiesta di consulenza avviene tramite
ricevimento da parte dell'Ufficio di una richiesta di parere o valutazione su
una situazione connessa ad un procedimento da avviare o in via di esecuzione.
1.2. Successivamente l'Ufficio, acquisita tutta la documentazione necessaria,
trasmette la richiesta, corredata degli atti connessi, al RTP convenzionato con
l'Ente per l'attività stragiudiziale.
1.3. Una volta formulato e formalizzato il parere richiesto, l'Ufficio provvede
a trasmettere lo stesso al servizio competente.
L'attività
descritta, di complessità media, richiede l'intervento dell'Istruttore della
pratica (Istruttore amministrativo e/o Istruttore Direttivo) e del Responsabile
del Servizio.
2. Gestione del contenzioso:
Gli adempimenti concernenti la gestione del
contenzioso legale si realizzano attraverso la promozione, resistenza,
conciliazione e transazione delle liti, per assicurare la difesa legale
dell'Ente. Le fasi in cui il processo si articola possono così riassumersi:
- 2.1. Gestione del precontenzioso: Può avere avvio per
iniziativa di parte esterna, mediante diffide, denunce, richieste di
chiarimenti ecc., o d'ufficio laddove sorge un problema di settore che
necessita di pareri legali circa l'avvio o meno di un procedimento
giurisdizionale.
- a. L'ufficio prende in carico la richiesta e provvede a trasmetterla al RTP
che si occupa dell'attività stragiudiziale per il relativo parere.
- b. Una volta pervenuto il parere, se è ritenuto opportuno o necessario
costituirsi per difendere le posizioni dell'Ente, il servizio Avvocatura avvia
la procedura comparativa per scegliere tra gli avvocati iscritti nell'Albo dei
legali della Provincia di Chieti, il legale cui conferire l'incarico.
L'utilizzo di una procedura comparativa riduce notevolmente il rischio
collegato a tale attività.
- c. Esperita la procedura viene redatto il Decreto di incarico con il
nominativo che si è aggiudicato la difesa dell'Ente, seguendo la procedura di
stesura, inserimento, numerazione nell'ambito del programma utilizzato dalla
Provincia, quindi vengono effettuate le consequenziali notifiche nei confronti
dell'incaricato e vengono notiziati gli esclusi.
- d. Si procede quindi alla stesura della determinazione dirigenziale di impegno
della spesa e alla compilazione, sottoscrizione e invio della relativa convenzione
con il professionista.
- e. A questo punto la gestione della procedura passa al professionista
incaricato. L'ufficio sarà a disposizione per ogni eventuale integrazione
documentale e/o chiarimento e/o raccordo tra il professionista stesso e il
settore competente.
- 2.2. Gestione del
contenzioso; Il procedimento ha spesso avvio per iniziativa di parte mediante un atto
di citazione, ricorso, chiamata in giudizio ecc. o, d'ufficio, per la necessità
di un settore di risolvere una questione di competenza mediante attività
giudiziale.
- a. Il procedimento ricalca tutte le fasi sopra riportate per la gestione del
precontenzioso fino all'affidamento dell'incarico; successivamente l'ufficio
controlla lo svolgimento del processo, mediante registrazione delle udienze,
presa d'atto e raccolta degli atti di udienza, e collaborazione continua con il
professionista incaricato.
- b. Una volta emessa la decisione da parte del Giudice, l'ufficio trasmette la
stessa al settore competente per gli adempimenti consequenziali
- 2.3. Gestione recupero
crediti in fase giudiziale: L'attività di recupero crediti in fase giudiziale
può essere già affidata nella convenzione di incarico mediante la previsione
dell'istituto dell'antistatarietà del legale, o conferita con successivo atto
al medesimo legale che ha curato la causa. Le spese di questa ulteriore fase
sono recuperate direttamente dal professionista sulla controparte sia nell'uno
che nell'altro caso.
- 2.4. Gestione conciliazioni
e/o transazioni: Qualora la possibilità di conciliare o transigere si verifica durante la
fase giudiziale, sarà cura del legale incaricato provvedervi. Nell'ipotesi in
cui, invece, la volontà di addivenire ad un accordo si manifesti fuori da un
giudizio, l'Ufficio compirà i seguenti atti:
- a. Comunicazione al RTP che svolge l'attività stragiudiziale della Provincia,
della proposta di transazione o conciliazione per la formulazione di un parere
in merito all'opportunità o meno di procedere.
- b. Una volta pervenuto il parere sarà cura del citato Studio Legale avviare le
trattative relative che, una volta definite, saranno formalizzate in apposito
atto del Presidente o del Consiglio Provinciale e in conseguente atto di
impegno di spesa da parte del Dirigente competente.
L'attività descritta, di complessità media richiede
l'intervento dell'Istruttore della pratica (Istruttore amministrativo e/o
Istruttore Direttivo) del Responsabile del Servizio e del Dirigente. Il
conferimento dell'incarico è atto Presidenziale.
I tempi di svolgimento dei processi e delle relative
attività, sono legati ai termini ordinatori e perentori stabiliti dalla legge
per i processi civili, amministrativi e penali.
- 3. Gestione del
contenzioso ambientale
Gli adempimenti concernenti la gestione del
contenzioso ambientale si realizzano attraverso l'attivazione dei procedimenti conseguenti
la notifica di verbali di sanzione amministrativa. Con questo procedimento la Provincia reprime
le infrazioni in violazione delle norme ambientali, ingiungendo ai trasgressori
il pagamento delle relative sanzioni. Le fasi in cui il processo si articola
possono così riassumersi:
- 3.1. Procedimenti sanzionatori in materia di rifiuti
L'avvio del procedimento è conseguente alla notifica
di verbali di sanzione amministrativa inerente alle violazioni in materia di
rifiuti. Il verbale, protocollato e assegnato per competenza al Servizio, viene
inserito nell'apposito registro informatico secondo una progressione numerica e
con l'indicazione degli elementi di riferimento identificativi:
- a. Dati anagrafici del trasgressore/obbligato in solido;
- b. Articolo violato e articolo sanzionatorio;
- c. Organo accertatore;
- d. Eventuale invio di memorie difensive e richiesta di audizione.
Qualora, entro il termine di 30 giorni (termine
stabilito dalla l. 689/1981) il trasgressore trasmetta le proprie memorie con o
senza richiesta di audizione, l'ufficio provvede a inoltrarle all'organo
accertatore per le relative controdeduzioni. L'attività descritta, richiede
l'intervento dell'Istruttore amministrativo.
Una volta pervenute le controdeduzioni, se il
trasgressore ha chiesto di essere sentito, l'ufficio convoca con raccomandata
A.R. il richiedente, e al momento dell'audizione, ascolta le motivazioni dello
stesso redigendo apposito verbale di seduta.
Questa attività richiede l'intervento
dell'Istruttore amministrativo o direttivo e del Responsabile di Servizio.
Una volta decorso il termine di 60 giorni
dalla notifica del verbale in caso di mancanza di scritti difensivi o a seguito
dell'audizione, l'Amministrazione redige il
testo dell'Ordinanza ingiunzione di pagamento o, se ne ricorrono gli estremi di
archiviazione, che viene inserita nel programma informatico, numerata e
trasmessa come atto giudiziario con raccomandata a.r. all'interessato.
Questa fase di attività richiede l'intervento del
Responsabile di Servizio, che istruisce anche la pratica e del Dirigente.
- 3.2. Procedimenti consequenziali all'emanazione
dell'Ordinanza.
- a. Qualora il trasgressore paghi l'importo della sanzione ingiunta con
l'Ordinanza, il procedimento si conclude con la registrazione contabile in
ingresso della somma, che viene accertata con apposita Determina Dirigenziale,
richiedendo l'intervento del Responsabile di Servizio e del Dirigente.
- b. Qualora, invece, il trasgressore presenti ricorso avverso l'Ordinanza
Ingiunzione, l'ufficio avvia i procedimenti già esposti nella sezione relativa
alla Gestione del Contenzioso. (punto 1)
- c. Nel caso, invece, in cui il trasgressore non si opponga ma non paghi,
decorso un congruo lasso di tempo, l'amministrazione provvedere a iscrivere la
procedura nei ruoli dell'Agenzia delle Entrate, per l'esecuzione forzata. La
procedura viene inserita tramite il programma che la stessa Agenzia delle
Entrate ha fornito agli Enti.
A questa fase di attività partecipano il Responsabile del Servizio e
l'Istruttore della pratica-Istruttore amministrativo e/o Istruttore Direttivo
- 3.3. Procedimenti
conseguenti a mancato pagamento ordinanze in materia di pesca e di caccia
Nell'ambito del trasferimento
delle funzioni della Provincia alla Regione a seguito della L. 56 del 7 aprile 2014 (c.d. Legge Delrio), sono
rimaste alla Provincia le competenze relative alle conseguenze derivanti dalle
ordinanze emesse prima del passaggio, sia in materia di caccia che in materia
di pesca.
I procedimenti sono quelli
esposti nel punto 3.2.con l'intervento del personale in essi indicato.
Per quanto concerne
i tempi di svolgimento dei procedimenti in materia ambientale, essi sono
meramente indicativi, poiché tutte le attività inerenti alla gestione del
contenzioso si prescrivono in cinque anni.
- 3.4. Attività strumentali:
Nell'ambito del Servizio
Avvocatura, vengono inoltre svolte le attività strumentali ai procedimenti
sopra riportati e alla gestione del servizio stesso quali:
- a. Gestione e monitoraggio delle risorse finanziarie assegnate;
- b. Attivazione procedure per il riconoscimento di debiti fuori bilancio ex
art.194 del D. Lgs. n.267/2011 accertati dall'Avvocatura;
- c. Gestione del proprio Archivio con protocollazione e classificazione informatica
dei documenti in entrata ed in uscita, nonché custodia dei relativi fascicoli;
- d. Gestione rapporti con l'utenza;
- e. Aggiornamento, studio e ricerca con particolare riguardo alle materie di
competenza e alle problematiche di volta in volta sottoposte dai Settori o
dagli organi politici.
- Istruttorie tecniche
propedeutiche al rilascio di autorizzazioni, concessioni e permessi;
- Rilascio autorizzazioni di
attraversamenti temporanei sulla pista ciclopedonale della Via Verde;
- istruttorie finalizzate al
rilascio di pareri al Servizio Concessioni dell'Ente per il rilascio di
concessioni/autorizzazioni/nulla osta su occupazioni temporanee o permanenti o
su opere interessati dal tracciato della Via Verde.
Altri procedimenti gestiti
dal Servizio Patrimonio riguardano l'analisi e la valutazione istruttoria di
istanze avanzate da operatori privati e da Enti pubblici ai sensi del vigente
Regolamento provinciale per l'applicazione dei canoni per l'occupazione di
spazi ed aree pubbliche e dei canoni di concessione non ricognitori. Tali
istanze sono valutate dal Servizio poiché riferite alle aree di proprietà
provinciale interessate dal progetto di realizzazione della Via Verde della
Costa dei Trabocchi. Condizioni e parametri di valutazione, oltre a quelli presenti
nel citato Regolamento COSAP, sono rappresentate dagli obiettivi di
valorizzazione territoriale del progetto della Via verde e dalle conseguenti
progettazioni in fase di realizzazione. Sono stati inoltre condivisi obiettivi
e tipologie di intervento (materiali, colori, dimensioni ecc) sia con la
Regione Abruzzo che con la Soprintendenza ai beni paesaggistici, al fine di
rendere questi piccoli processi di trasformazione territoriale, quanto più
compatibili ed omogenei e rispondenti alle logiche progettuali di salvaguardia
e valorizzazione. Le istruttorie del Servizio sono propedeutiche al rilascio
formale dei provvedimenti concessori a cura del Servizio Concessioni.
Via Verde della costa
dei Trabocchi
- Adempimenti di cui
all'art. 31, del D. Lgs. n. 50/2016 connessi allo svolgimento del ruolo di
Responsabile Unico del Procedimento;
- Affidamenti servizi
tecnici di ingegneria e di architettura;
- Istruttoria e
approvazione SAL;
- Istruttoria e
approvazione perizie di variante;
- Autorizzazioni
subappalti;
- Liquidazioni
Certificati di pagamento;
- Liquidazioni spettanze
professionali per servizi di ingegneria ed architettura;
- Rendicontazione delle
spese- Enti Finanziatori;
- Redazione Certificati
di Esecuzione Lavori;
- Attività di
coordinamento con Enti finanziatori;
- Attività di
coordinamento con Enti territoriali e Operatori economici;
- Attività di
coordinamento cono Enti gestori delle reti.
Il Progetto della Via
Verde della Costa dei Trabocchi è un progetto di territorio quale prima fase di
attuazione del Progetto Speciale Territoriale della Fascia Costiera presente
nel vigente P.T.C.P. della Provincia di Chieti. E' un progetto di realizzazione
di una pista ciclopedonale sull'ex tracciato dismesso della ferrovia adriatica
dal Porto turistico di Ortona fino alla ex stazione ferroviaria di Vasto, per
un totale di circa 42 chilometri.
E' stato finanziato
con i fondi PAR-FSC 2007-2013 per un importo complessivo di € 15.271.000,00, ed
è curato dal personale tecnico e amministrativo del Servizio Patrimonio
Immobiliare, con l'ausilio di altri componenti del gruppo di lavoro
appartenenti ai Servizi Ragioneria e Lavori pubblici.
Per la realizzazione
del progetto è stato acquisito tramite procedura espropriativa il compendio
ferroviario dismesso (decreto Definitivo di Esproprio n. 1 del 1.03.2016) e
successivamente è stato emanato un Bando di gara europeo a procedura aperta ai
sensi dell'art. 53 comma 2 lett. c) e comma 4 del D. Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.
Con Determina di Aggiudicazione Definitiva n. 687 del 05.10.2016 è stata
disposta l'aggiudicazione all'ATI proponente. La consegna provvisoria dei lavori
è stata effettuata in data 19.03.2018.
In particolare il
Gruppo di lavoro intersettoriale ha curato il procedimento di avvio del
progetto, tutta la procedura di gara e sta continuando nella gestione
procedimentale delle fasi di attuazione, come specificato nei punti sopra
elencati.
L'intera procedura fa
riferimento al D. Lgs. 163/2006, vigente al momento della gara di appalto, e
per alcuni affidamenti di servizi tecnici al nuovo intervenuto D. Lgs. 50/2016.
La stretta
collaborazione interna all'Ente e con gli Uffici regionali che seguono
l'iniziativa, permette di superare le inevitabili criticità connesse alla
complessità del procedimento, sia amministrative che tecniche e finanziarie.
Progettazione e manutenzione immobili provinciali -
altre progettazioni e procedimenti:
- Predisposizione atti
di indirizzo (Decreto Presidenziale) e Determinazioni a contrarre;
- Adempimenti di cui
all'art. 31, del D. Lgs. n. 50/2016 connessi allo svolgimento del ruolo di Responsabile
Unico del Procedimento;
- Redazione Studio di
Fattibilità Tecnica ed Economica;
- Verifica dello Studio
di Fattibilità Tecnica ed Economica;
- Approvazione Studio di
Fattibilità Tecnica ed Economica;
- Affidamenti servizi
tecnici di ingegneria e di architettura;
- Affidamenti servizi di
consulenza specialistica ed indagini;
- Redazione progetti
definitivo ed esecutivo;
- Verifica e validazione
progetto esecutivo;
- Approvazione progetti
definitivi ed esecutivi;
- Conferenza dei servizi
ex art 14 e seguenti della L. n. 241/90;
- Acquisizione pareri e
nulla osta di tipo ambientale e tutela del paesaggio su opere da appaltare, ex.
D.P.R. n.357 dell'8.09.1997;
- Acquisizione
autorizzazione sismica, ex della L.R. n. 28/2011 su opere da appaltare;
- Procedure di gara per affidamento
di lavori, servizi e forniture, e/o affidamenti diretti, ex D. Lgs. n. 50/2016;
- Verifica congruità
delle offerte nell'ambito delle procedure di gara;
- Adempimenti di cui al
D. Lgs. n. 81/08 relativi a OO.PP.;
- Istruttoria SAL per
OO.PP. in corso di esecuzione;
- Autorizzazione
subappalto;
- Liquidazioni
Certificati di pagamento;
- Liquidazioni spettanze
professionali per servizi di ingegneria e di architettura;
- Approvazione CRE e
Collaudi;
- Liquidazioni rata di
saldo su CRE e Collaudi;
- Rendicontazione delle
spese - Enti Finanziatori (Regione Abruzzo, MIT...);
- Rilascio di
autorizzazioni, pareri e nulla osta anche nell'ambito di conferenze dei servizi
per OO.PP. da realizzarsi a cura di altro Ente Pubblico;
- Convenzioni con Enti
Pubblici.
Il Servizio Patrimonio si occupa anche della
predisposizione di progettazioni e appalti inerenti alcuni edifici appartenenti
al patrimonio disponibile della Provincia, oltre alle procedure connesse alla
concessione di finanziamenti da parte di altri Enti. Ci si riferisce ad esempio
ad un finanziamento a valere sul MasterPlan Abruzzo e ad un altro concesso dal
Ministero delle Infrastrutture. Il Servizio cura tutto il procedimento, a
cominciare dai necessari atti di indirizzo politico, la progettazione,
verifica, validazione, approvazione fino alla procedura di appalto ed
esecuzione dei lavori. Per quanto attiene gli immobili del Patrimonio
disponibile, l'esigenza di procedere deriva dall'analisi e valutazione delle
condizioni di depauperamento del patrimonio, a causa di mancanza di
manutenzione ordinaria e/o straordinaria. In questo caso le risorse necessarie
sono di modesta entità, non previste nel Piano Annuale e Triennale dei lavori
pubblici, e direttamente finanziate dall'Ente. Entrambe le tipologie di
attività scontano passaggi autorizzativi (conferenze dei Servizi o acquisizione
di titoli abilitativi).
Redazione e aggiornamento inventario beni immobili di cui
al patrimonio immobiliare provinciale.
La redazione dell'Inventario, così come previsto anche
dall'art. 2, comma 3, del "Regolamento Provinciale di Concessione in Uso di
Beni provinciali" prevede una puntuale ricognizione degli immobili
riconducibili alla proprietà della Provincia di Chieti: ciò comporta un
monitoraggio ed un aggiornamento costanti dei dati facenti capo alle tre
sezioni che compongono l'Inventario: Sezione Beni Immobili Disponibili ovvero
quei beni concedibili a terzi mediante contratti di diritto privato, come
previsto dal Codice Civile; Sezione Beni Immobili Indisponibili ovvero quei
beni destinati ai fini istituzionali e atti a garantire il soddisfacimento di
pubblici interessi; Sezioni Beni Demaniali ovvero quei beni che, per loro
natura o per le caratteristiche conferite loro dalle leggi, sono destinati a
soddisfare prevalenti interessi della collettività e, pertanto, concedibili in
uso a terzi, unicamente con provvedimenti di diritto pubblico quale,
principalmente, la concessione amministrativa.
La principale finalità della tenuta e dell'aggiornamento
dell'Inventario è da ricondursi alla possibilità che esso fornisce di poter
gestire in modo ottimale, i beni immobiliari provinciali, così come
inventariati ed individuati catastalmente: ne costituiscono, infatti, la base
di raccolta dati indispensabili, ad esempio, per la redazione dei "Piani
Triennali di Valorizzazione e Alienazione dei beni immobili" e, per la
conseguente programmazione delle attività di gestione e valorizzazione dei
beni, ex dell'art. 58, comma 1, della Legge n. 133/2008.
Le attività che ne scandiscono e compongono il
processo ineriscono, principalmente: 1) nell' inserimento di tutti i dati
afferenti al bene (dati catastali; ubicazione; destinazione d'uso; repertorio
fotografico e cartografico; ecc.; 2) nell'aggiornamento dei predetti dati,
inclusa l'eventuale variazione dello stato a seguito di alienazione degli
immobili censiti.
Dette attività costituiscono anche la base per la
trasmissione dei dati riguardante la rilevazione dei beni immobili dell'Ente da
inserire sul portale del MEF - Dipartimento del Tesoro.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1 dell'Ente, tramite la responsabilità
in capo alla P.O. del Servizio che sovrintende e coordina le attività eseguite
dal personale tecnico, ovvero da almeno due unità lavorative del Servizio,
anche mediante la consultazione di pertinenti siti utili alla compilazione
delle schede tecniche (Agenzia del Demanio/Catasto).
Tali attività richiedono un impegno nel corso tempo,
non quantificabile e riconducibile ad un determinato monte ore, stante proprio
la tipologia della natura di tale strumento e la necessità di un monitoraggio
pressocché costante che consenta l'aggiornamento dei dati, al variare di ogni
condizione del singolo bene censito nell'Inventario.
Elaborazione Piano triennale delle alienazioni e
valorizzazioni dei beni del patrimonio immobiliare disponibile provinciale.
Annualmente il Servizio si occupa della
predisposizione di un elenco nel quale vengono puntualmente individuati, tra i
beni immobili di cui al patrimonio disponibile provinciale, quelli che
presentano caratteristiche tali da farne oggetto di alienazione: immobili che
si prestano ad essere alienati a terzi in quanto, per esempio, rappresentano
unicamente fonte di oneri a carico dell'Ente proprietario per manutenzione e/o
gestione. In particolare, negli anni più recenti, l'alienazione di beni
immobili disponibili ha rappresentato una leva straordinaria per far fronte
agli squilibri di bilancio - come raccomandato dalla Corte dei Conti con
Delibera n. 168/2017 in attuazione della Circolare n. 1/2015 del 29/01/2015.
Al fine di elaborare una proposta del "Piano
Triennale" da sottoporre all'approvazione del Consiglio Provinciale, è
richiesta una intensa attività volta a produrre le perizie di stima di ogni
singolo immobile individuato ovvero, una scheda riassuntiva che descriva
l'immobile, ne fornisca i dati essenziali e il possibile prezzo da porre a base
d'asta nei conseguenti Bandi Pubblici di alienazione. Fondamentale, è la
consultazione del sito dedicato - ovvero la banca dati delle quotazioni
immobiliari disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
La finalità dell'elaborazione del "Piano triennale
delle alienazioni e valorizzazione immobiliare" è da ricercarsi proprio nella
possibilità che detto piano, una volta approvato, consente di procedere con
operazioni di alienazione, ovvero con la dismissione di quei beni risultanti,
per esempio, onerosi per la proprietà e non più rispondenti al soddisfacimento
di un interesse pubblico o non più destinati ad uso istituzionale.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una o più unità del personale tecnico ed una unità
amministrativa del Servizio che, in particolare, cura la stesura della proposta
di Delibera di Consiglio.
Le attività legate alla redazione del "Piano"
richiedono un impegno che può essere quantificato in diverse giornate di
lavoro, soprattutto in quei casi in cui i beni individuati per la dismissione
non siano stati opportunamente aggiornati nell'Inventario dell'Ente.
Predisposizione disciplinari e bandi gara per alienazione beni
immobili disponibili provinciali.
Facendo riferimento al "Piano triennale delle
Alienazioni e Valorizzazione immobiliari", si individuano gli immobili oggetto
di bando e, qualora risultassero necessarie delle regolarizzazioni tecniche
(quali, ad esempio, acquisizione dell'A.P.E.) per determinati immobili di cui
al bando, il personale tecnico o un tecnico affidatario dell'incarico
precedentemente individuato vi provvede. All'esito delle eventuali
regolarizzazioni e posti in elenco i lotti oggetto di vendita, vengono redatti
sia lo schema di bando di gara pubblico e sia i relativi allegati che saranno
opportunamente approvati mediante l'assunzione della correlata determinazione a
contrarre.
Individuata la tempistica relativa alla pubblicazione
del bando, alla scadenza della trasmissione delle offerte e all'apertura delle
stesse, si procede con la pubblicazione del bando e degli allegati, nel
rispetto di quanto disciplinato all'art. 9 del "Regolamento" per l'alienazione
di beni provinciali.
Al ricevimento delle offerte, debitamente protocollate
e prese in carico nel relativo fascicolo elettronico, si provvede alla nomina
della commissione e/o seggio di gara mediante apposita determinazione
dirigenziale con la quale si individuano i componenti della commissione e il
Segretario verbalizzante.
L'espletamento delle operazioni di gara per l'apertura
delle offerte, a seguito dell'insediamento della Commissione, avviene nel
rispetto di quanto disciplinato all'art. 10 del suddetto "Regolamento" con la
redazione del verbale di gara nel quale è registrata puntualmente ogni singola
attività: dal rilievo dei dati anagrafici degli intervenuti agli estremi degli
assegni presentati a titolo di deposito cauzionale per poter partecipare alla
gara; dagli importi delle singole offerte presentate all'indicazione
dell'aggiudicatario in quanto proponente la migliore offerta.
Dopo aver svolto le opportune verifiche del potenziale
aggiudicatario, ex art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016 e controllate nuovamente la
correttezza e regolarità dell'offerta, si provvede all'assunzione della
determinazione di approvazione del Verbale di gara, di aggiudicazione del lotto
all'offerente come individuato nel suddetto Verbale per aver presentato
l'offerta più vantaggiosa o almeno pari al prezzo fissato nell'avviso d'asta e
di accertamento dell'importo del deposito cauzionale a garanzia della
successiva stipula.
All'esito dello svolgimento della consequenziale
istruttoria amministrativo/contabile, si provvede alla notifica
dell'aggiudicazione all'offerente trasmettendo, altresì, la documentazione
tecnico/amministrativa predisposta per il consequenziale rogito notarile. A
seguito della stipula del contratto di compravendita, verrà predisposta - per
la relativa assunzione - la determinazione di accertamento dell'importo di
vendita del bene provinciale provvedendo, altresì, all'aggiornamento
dell'Inventario provinciale una volta acquisito l'atto notarile come registrato.
La finalità dell'espletamento di un "Pubblico
Incanto", ex art. 9 del richiamato Regolamento provinciale è da ricercarsi
nella possibilità di dismettere beni risultanti onerosi per la proprietà, non
più rispondenti al soddisfacimento di un interesse pubblico o non più destinati
ad uso istituzionale.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una unità del personale tecnico e da una unità
amministrativa del Servizio che, in particolare, cura la stesura dei pertinenti
atti amministrativi (Determinazione a contrarre; Determinazione di
accertamento; ecc.)
Le attività legate all'espletamento di un "Pubblico
Incanto" richiedono un impegno che può essere quantificato in alcune giornate
di lavoro, soprattutto in quei casi in cui i beni individuati per la
dismissione necessitino di regolarizzazioni (es. acquisizione A.P.E. redatto da
personale dell'Ente).
Elaborazione di proposte di sdemanializzazione e
conseguente alienazione di relitti stradali provinciali.
Alla ricezione di richieste di alienazione di relitti
stradali e/o aree di competenza provinciale, debitamente acquisite al relativo
fascicolo elettronico, il personale tecnico del Servizio provvede ad accertare
l'effettiva titolarità del bene e l'esistenza o meno di eventuali interessati.
Qualora il relitto in argomento ricada nelle pertinenze
e proprietà dell'Ente e non vi siano altri contro interessati, si provvede ad
avanzare la richiesta per l'acquisizione del relativo nulla osta al Servizio
Viabilità della Provincia di Chieti. Se dovessero sussistere altri interessati
al bene richiesto, si provvederà a darne opportuna comunicazione.
All'ottenimento del parere favorevole di alienazione
del bene demaniale individuato, viene trasmessa al comune nel quale lo stesso
ricade, la richiesta del relativo certificato di destinazione urbanistica.
Si provvede, altresì, alla redazione dell'apposita
perizia di stima al fine di determinare il valore del relitto basato sul valore
di mercato del bene. Quest'ultimo deve essere stimato sulla base delle metodologie
e delle tecniche estimative più coerenti alla natura del bene da valutare,
utilizzando uno dei metodi indicati all'art. 5 del Regolamento provinciale di
alienazione. La perizia così stilata deve espressamente riportare i criteri
obiettivi e le motivazioni tecniche che hanno condotto alla determinazione del
valore di mercato dell'immobile; il grado di appetibilità del bene; ecc. e
costituirà la base per una redazione esaustiva della proposta di Delibera da
sottoporre al Consiglio Provinciale per la relativa sdemanializzazione del bene
e successiva autorizzazione all'alienazione.
A seguito dell'approvazione della suddetta proposta di
Delibera, si predisporranno le consequenziali comunicazioni quali, ad esempio
il numero di Delibera Consiliare di autorizzazione all'alienazione, la
quantificazione sommaria del valore del relitto, l'autorizzazione a procedere
al frazionamento del bene.
La stipula del contratto di compravendita sarà
preceduta dall'assunzione della relativa determinazione a contrattare e dalla
predisposizione della documentazione tecnico/amministrativa utile al rogito
notarile
All'esito delle suddette attività, verrà assunta la
Determinazione di accertamento dell'importo di vendita del bene provinciale;
verrà acquisito l'atto notarile come registrato, aggiornato l'Inventario e
comunicata al Servizio Viabilità dell'Ente la conclusione del procedimento di
dismissione del relitto.
La finalità dell'espletamento di un procedimento di
sdemanializzazione e alienazione di un relitto stradale è da ricercarsi nella
possibilità di dismettere beni demaniali di scarsa o nulla appetibilità e
risultanti - invero - onerosi per la proprietà in termini di manutenzione.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una o da due unità del personale tecnico quando
l'istruttoria si riveli particolarmente complessa e da una unità amministrativa
del Servizio che cura la stesura dei pertinenti atti amministrativi
(Determinazione a contrarre; Determinazione di accertamento; ecc.).
Le attività legate all'espletamento del procedimento
in parola richiedono un impegno che può essere quantificato in molte giornate
di lavoro, soprattutto in quei casi in cui si rende necessario sollecitare la
trasmissione di atti indispensabili all'istruttoria e che devono essere inviati
da altri Servizi o Enti.
Predisposizione disciplinari e bandi
gara per cessione in uso a terzi in locazione o in affitto, di beni del
patrimonio disponibile provinciale.
L'istruttoria con cui sono individuati i beni immobili
disponibili provinciali da cedere in locazione o in affitto a terzi conduce,
primariamente, alla predisposizione del relativo Decreto Presidenziale. A
seguito dell'adozione di tale Decreto, i successivi e dipendenti procedimenti
sono espletati dal Servizio Patrimonio Immobiliare con l'eventuale
collaborazione di altri uffici dell'Ente, qualora necessario.
La concessione in uso a terzi è, di norma, effettuata
nella forma e con i contenuti dei negozi contrattuali tipici previsti dal
Titolo III del libro IV del Codice Civile ovvero: se trattasi di contratto di
locazione nel rispetto degli Artt. 1571 e succ. C.C.; se trattasi di contratto
di affitto, ex degli artt. 1615 e succ. C.C.
Determinati gli immobili oggetto di bando come da
Decreto presidenziale si provvede, qualora risultasse necessario, ad apportare
le eventuali regolarizzazioni (quali, ad esempio, acquisizione dell'A.P.E.)
tramite il personale tecnico dell'Ente o un tecnico affidatario dell'incarico
precedentemente individuato. All'esito delle eventuali regolarizzazioni e posti
in elenco i lotti oggetto di concessione in uso a terzi, vengono redatti: lo
schema di bando di gara pubblico; i relativi allegati; lo schema di
locazione/affitto che saranno opportunamente approvati mediante l'assunzione
della correlata determinazione a contrarre.
Individuata la tempistica relativa alla pubblicazione
del bando, alla scadenza della trasmissione delle offerte e all'apertura delle
stesse, si procede con la pubblicazione del bando e degli allegati, nel
rispetto di quanto disciplinato all'art. 6 del "Regolamento - Disciplina della
concessione in uso di beni immobili a terzi e delle locazioni passive
immobiliari".
Al ricevimento delle offerte, debitamente protocollate
e prese in carico nel relativo fascicolo elettronico, si provvede alla nomina
della commissione e/o seggio di gara mediante apposita determinazione
dirigenziale con la quale si individuano i componenti della commissione e il
Segretario verbalizzante.
L'espletamento delle operazioni di gara per l'apertura
delle offerte, a seguito dell'insediamento della Commissione, avviene nel rispetto
di quanto disciplinato al citato art. 6 del suddetto "Regolamento" con la
redazione del verbale di gara nel quale è registrata puntualmente ogni singola
attività, dal rilievo dei dati anagrafici degli intervenuti agli estremi degli
assegni presentati a titolo di deposito cauzionale per poter partecipare alla
gara; dagli importi delle singole offerte presentate all'individuazione
dell'aggiudicatario.
Dopo aver svolto le opportune verifiche del potenziale
aggiudicatario, ex art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016 e controllate nuovamente la
correttezza e regolarità dell'offerta, si provvede all'assunzione della
determinazione di approvazione del Verbale di gara, di aggiudicazione del lotto
all'offerente come individuato nel suddetto Verbale per aver presentato l'offerta
più vantaggiosa o almeno pari al prezzo del canone fissato nell'avviso d'asta e
di accertamento dell'importo del deposito cauzionale a garanzia del rispetto
delle clausole previste dal contratto.
All'esito dello svolgimento della consequenziale istruttoria
amministrativo/contabile, si provvede alla notifica dell'aggiudicazione
all'offerente trasmettendo, altresì, la documentazione tecnico/amministrativa
predisposta riportante, tra l'altro, le indicazioni cui attenersi nel corso
della conduzione dell'immobile concesso (es. rimborso quota parte
registrazione, ex art. 8, della L. 27/07/1978 n. 392 e della Legge n. 431/98).
A seguito della stipula del contratto di locazione o
affitto, verrà predisposta - per la relativa assunzione - la determinazione di
accertamento dell'importo del canone annuale che il Conduttore dovrà corrispondere
per la concessione in uso del bene provinciale provvedendo, altresì, tramite il
Servizio Ragioneria dell'Ente, alla registrazione informatica del contratto
presso il sito dell'Agenzia delle Entrate con relativo pagamento delle imposte
dovute.
Nel corso della conduzione dell'immobile provinciale,
si provvederà alla registrazione e pagamento delle relative imposte annuali; si
verificheranno il rispetto delle clausole contrattuali - in particolare
l'effettiva o meno corresponsione dei pagamenti dei canoni di locazione/affitto
con l'espletamento dei consequenziali adempimenti d'ufficio; si provvederà
all'applicazione della clausola relativa agli aggiornamenti Istat, ex art. 32,
della L. n. 392/78, art. 9-sexies, della L. n. 118/85 e della L. n. 431/98.
La finalità dell'espletamento di un procedimento di
concessione in uso a terzi di un bene disponibile provinciale - che non può
confliggere in alcun caso con il perseguimento dell'interesse pubblico primario
per cui il bene destinato è classificato a norma di legge - è da ricercarsi
nella possibilità di mettere a reddito beni risultanti, altrimenti, unicamente
onerosi per la proprietà dando, contestualmente, possibilità alla collettività
di poterne usufruire.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una o da due unità del personale tecnico quando
l'istruttoria si riveli complessa e da una unità amministrativa del Servizio che,
in particolare, cura la stesura dei pertinenti atti amministrativi (Decreto
presidenziale; Determinazione a contrarre; Determinazione di accertamento;
ecc.).
Le attività legate all'espletamento del procedimento
in parola richiedono un impegno che può essere quantificato in diverse giornate
lavorative, dilazionate nella tempistica tra la pubblicazione dell'Avviso
Pubblico e la stipula del contratto di locazione o affitto.
Predisposizione disciplinari e bandi gara per individuazione
beni immobili da locare per esigenze istituzionali.
L'istruttoria tecnico/amministrativa/contabile prende
avvio dalla segnalazione da parte del Dirigente del Servizio che ravvisa
l'esigenza di un immobile da locare.
Tale segnalazione deve contenere la descrizione precisa e dettagliata
delle necessità operative, dei bisogni ubicativi e dimensionali, della
tipologia di utilizzo riguardanti l'immobile stesso e, se disponibili, le
eventuali proposte di locazione già informalmente acquisite.
Sulla base di tale richiesta, il Servizio Patrimonio
Immobiliare provvede alla verifica di utilizzo di beni immobiliari già nella
disponibilità dell'Ente. In caso di esito positivo, il Servizio ne dà comunicazione
all'ufficio richiedente per la relativa valutazione. Se tale valutazione
dovesse risultare negativa o comunque non vi fossero disponibili immobili
idonei a soddisfare le esigenze rappresentate, il Servizio Patrimonio
Immobiliare procede ad una prima stima sommaria del costo annuale da sostenere
per la locazione di un immobile rispondente alle necessità manifestate. Verrà,
consequenzialmente, predisposto un Decreto presidenziale con l'individuazione
delle esigenze locative richieste e dei relativi oneri da sostenere che
autorizzi il prosieguo delle correlate attività.
Previa assunzione di apposita determinazione
dirigenziale a contrarre per la locazione del bene immobile e di approvazione
di un Avviso Pubblico che deve essere formulato in maniera chiara ed
inequivocabile per consentire la massima partecipazione nell'interesse
dell'Ente e deve contenere tutte le
imprescindibili indicazioni (caratteristiche immobile, prezzo massimo che si è
disposti a spendere, data di scadenza per la presentazione delle proposte,
ecc.), si procede con la relativa pubblicazione e pubblicità dell'Avviso in
parola per la ricerca dell'immobile nel mercato immobiliare.
Al ricevimento delle proposte, queste verranno
valutate dal Servizio Patrimonio Immobiliare, anche mediante opportuni
sopralluoghi, formulando apposita relazione comparativa delle offerte pervenute
e individuando la migliore offerta tenendo prioritariamente conto delle
caratteristiche dell'immobile e rispondenza alle esigenze individuate, del
canone mensile per unità di superficie (€/mq/mese), dello stato dell'immobile e
degli eventuali costi di adeguamento. Verrà, altresì, operata la verifica
dell'offerente, ex art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016.
La stipula del contratto di locazione passiva avverrà
nel rispetto delle procedure di cui al vigente Regolamento di Contabilità
dell'Ente e degli artt. 1571 e seguenti del Codice Civile. Si provvederà,
altresì, alle comunicazioni con il Servizio Provveditorato dell'Ente in merito
agli importi (canone annuale, rimborso quota parte registrazione contratto,
ecc.) da corrispondere al proprietario dell'immobile da locare.
Qualora dovesse manifestarsi una particolare urgenza
e/o particolari esigenze locative da soddisfare, è possibile derogare dalla
procedura di evidenza pubblica, fermo restando l'obbligo di valutazione della
congruità del canone di locazione da corrispondere.
Nel corso della conduzione dell'immobile locato, si
provvederà alle opportune verifiche del persistere delle esigenze locative
istituzionali; si adempiranno alle relative attività di competenza quali, ad
esempio, la trasmissione di comunicazioni con il Servizio Provveditorato
dell'Ente in merito ai rimborsi delle quote parti delle registrazioni annuali,
dei pagamenti dei canoni, ecc.
La finalità dell'espletamento di un procedimento di
locazione passiva è da ricercarsi nella finalità di rispondere a necessità
programmatiche, gestionali e logistiche dell'Ente.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una o da due unità del personale tecnico quando
l'istruttoria si riveli particolarmente complessa e da una unità amministrativa
del Servizio che cura, soprattutto, la stesura dei pertinenti atti
amministrativi (Decreto presidenziale; Determinazione a contrarre;
Determinazione di accertamento; ecc.).
Le attività legate all'espletamento del procedimento
in parola richiedono un impegno che può essere quantificato in diverse giornate
lavorative, dilazionate nella tempistica tra la pubblicazione dell'Avviso
Pubblico, il ricevimento delle proposte che soddisfino le esigenze
rappresentate e la stipula del contratto di locazione passiva.
Predisposizione istruttoria per
cessione in uso a terzi di beni patrimoniali indisponibili e demaniali mediante
concessione amministrativa.
L'istruttoria tecnico/amministrativa/contabile è
avviata a seguito di ricezione di richiesta da terzi ovvero Enti pubblici
territoriali e non, di concessione in uso temporaneo di un bene patrimoniale
indisponibile e demaniale, pertanto, con destinazione d'uso vincolato.
Si provvederà
alla predisposizione degli atti, in particolare, del Decreto Presidenziale
mediante il quale è autorizzata l'espletamento della procedura e l'assunzione
della Determinazione a contrarre con la quale si approverà lo schema di
concessione amministrativa. Detto schema dovrà prevedere la durata della
concessione, l'ammontare del canone concessorio, l'uso per il quale viene
concesso, le condizioni per la conservazione in buono stato del bene concesso,
l'esercizio delle attività cui è destinato e l'ammontare della cauzione da
versare al concessionario, ex art. 3 del vigente regolamento provinciale
"Disciplina della concessione in uso di beni immobili a terzi e delle locazioni
passive immobiliari".
La stipula del contratto di concessione amministrativa
avverrà nel rispetto delle procedure di cui al vigente Regolamento di
Contabilità dell'Ente e del suddetto regolamento provinciale, con l'assunzione
della relativa Determinazione di accertamento del canone concessorio
determinato nel rispetto delle leggi e delle disposizioni del sopra citato
regolamento.
Nel corso della conduzione dell'immobile provinciale
dato in uso con concessione amministrativa, si provvederà alla registrazione e
pagamento delle relative imposte annuali; si verificheranno il rispetto delle
clausole contrattuali - in particolare l'effettiva o meno corresponsione dei
pagamenti dei canoni di concessione con l'espletamento dei consequenziali
adempimenti d'ufficio; si provvederà all'applicazione della clausola relativa
agli aggiornamenti Istat, ex art. 32, della L. n. 392/78, art. 9-sexies, della
L. n. 118/85 e della L. n. 431/98.
La finalità dell'espletamento di un procedimento di
concessione in uso temporaneo di un bene patrimoniale indisponibile e demaniale
mediante la concessone amministrativa è da ricercarsi nella possibilità di
mettere a reddito beni risultanti, altrimenti, onerosi per la proprietà dando,
contestualmente, possibilità alla collettività di poterne usufruire.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una o da due unità del personale tecnico quando
l'istruttoria si riveli particolarmente complessa e da una unità amministrativa
del Servizio che cura, soprattutto, la stesura dei pertinenti atti amministrativi
(Decreto presidenziale; Determinazione a contrarre; Determinazione di
accertamento; ecc.).
Le attività legate all'espletamento del procedimento
in parola richiedono un impegno che può essere quantificato in diverse giornate
lavorative.
Predisposizione istruttoria per cessione in comodato d'uso a terzi
di beni immobili.
L'istruttoria tecnico/amministrativa/contabile è
avviata a seguito di ricezione di richiesta da terzi ovvero da parte di Enti
Pubblici, o di associazioni di promozione sociale o di organizzazioni di
volontariato previste dalla Legge n. 266 dell'11/08/1991 per la concessione in
comodato d'uso di un immobile provinciale e in conformità con quanto previsto
dall'art. 32, della Legge n. 383/2000. Detta concessione in comodato è, di
norma, effettuata nella forma e con i contenuti dei negozi contrattuali tipici
previsti dal Titolo III del libro IV del Codice Civile ovvero dagli artt. 1803
e seguenti del Codice Civile.
Sulla base di tale richiesta, il Servizio Patrimonio
Immobiliare provvede alla valutazione delle attività svolte, del rilievo
sociale delle stesse, predisponendo il Decreto Presidenziale che ne autorizzi
la concessione. Con l'assunzione della Determinazione a contrarre, propedeutica
alla stipula del contratto di comodato d'uso, verrà approvato lo schema di
comodato nel quale verrà ribadita che detta concessione si intende revocabile
per esigenze di interesse pubblico in qualsiasi momento, senza diritto ad indennizzo
alcuno e senza necessità di congruo preavviso. Verrà precisato che detta
stipula, inoltre, non comporta la cessione o rinuncia del concedente dei propri
diritti di supremazia, di polizia, di autotutela, di esecuzione coattiva e
sanzionatoria e di ogni altra tutela giurisdizionale.
Si provvederà, altresì, alle comunicazioni con il
Servizio Provveditorato dell'Ente in merito alla registrazione informatica del
contratto all'Agenzia delle Entrate e al relativo pagamento delle imposte di
registro.
Nel corso della conduzione in comodato dell'immobile
provinciale, si provvederà alla registrazione e pagamento delle relative
imposte annuali; si verificheranno il rispetto delle clausole contrattuali - in
particolare il persistere delle condizioni che hanno consentito la concessione
in comodato con l'espletamento degli eventuali e consequenziali adempimenti
d'ufficio.
La finalità dell'espletamento di un procedimento di
concessione in comodato d'uso di un bene patrimoniale provinciale è da
ricercarsi nella possibilità di mettere a disposizione della collettività
ovvero soprattutto di Enti Pubblici, di associazioni di promozione sociale o di
organizzazioni di volontariato un immobile per la realizzazione di un interesse
pubblico.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una o da due unità del personale tecnico quando
l'istruttoria si riveli particolarmente complessa e da una unità amministrativa
del Servizio che cura, soprattutto, la stesura dei pertinenti atti
amministrativi (Decreto presidenziale; Determinazione a contrarre).
Le attività legate all'espletamento del procedimento in
parola richiedono un impegno che può essere quantificato in diverse giornate
lavorative.
Vendita beni immobili provinciali disponibili a
trattativa privata.
Facendo riferimento al "Piano triennale delle
Alienazioni e Valorizzazione immobiliari", si individuano gli immobili oggetto
di bando per i beni di valore inferiore ai € =10.000,00= o per quei beni per i
quali non è conveniente per la Provincia il ricorso al pubblico incanto o
qualora siano andati deserti diversi incanti pubblici. La trattativa privata
viene espletata ex art. 41, sesto comma, del R.D. n. 827/1924 ed è condotta in
modo che tutti i potenziali interessati siano messi al corrente dell'evento.
Si procede, pertanto, alla pubblicità dell'Avviso
opportunamente redatto con tutte le necessarie informazioni e approvato con
Determinazione a contrarre. La pubblicità avviene tramite affissione all'albo
pretorio e al sito internet della Provincia; con l'affissione di manifesti nel
comune e nei comuni limitrofi interessati; tramite l'affissione di cartelli da
appore sul bene da alienare e nell'abitato o negli abitati più vicini.
Al ricevimento delle offerte, debitamente protocollate
e prese in carico nel relativo fascicolo elettronico, si provvede alla nomina
della commissione e/o seggio di gara mediante apposita determinazione
dirigenziale con la quale si individuano i componenti della commissione e il
Segretario verbalizzante.
L'espletamento delle operazioni di gara per l'apertura
delle offerte, a seguito dell'insediamento della Commissione, avviene nel
rispetto di quanto disciplinato all'art. 10 del "Regolamento di Alienazione"
con la redazione del verbale di gara nel quale è registrata puntualmente ogni
singola attività, dal rilievo dei dati anagrafici degli intervenuti agli
estremi degli assegni presentati a titolo di deposito cauzionale per poter
partecipare alla gara; dagli importi delle singole offerte presentate all'individuazione dell'aggiudicatario.
Dopo aver svolto le opportune verifiche del potenziale
aggiudicatario, ex art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016 e controllate nuovamente la
correttezza e regolarità dell'offerta, si provvede all'assunzione della
determinazione di approvazione del Verbale di gara, di aggiudicazione del lotto
all'offerente come individuato nel suddetto Verbale per aver presentato
l'offerta più vantaggiosa o almeno pari al prezzo fissato nell'avviso d'asta e
di accertamento dell'importo del deposito cauzionale a garanzia della
successiva stipula.
All'esito dello svolgimento della consequenziale
istruttoria amministrativo/contabile, si provvede alla notifica
dell'aggiudicazione all'offerente trasmettendo, altresì, la documentazione
predisposta per il consequenziale rogito notarile. A seguito della stipula del
contratto di compravendita, verrà predisposta - per la relativa assunzione - la
determinazione di accertamento dell'importo di vendita del bene provinciale
provvedendo, altresì, all'aggiornamento dell'Inventario provinciale una volta
acquisito l'atto notarile come registrato.
La finalità dell'espletamento di un "Pubblico
Incanto", ex art. 9 del richiamato Regolamento provinciale è da ricercarsi
nella possibilità di dismettere beni risultanti onerosi per la proprietà, non
più rispondenti al soddisfacimento di un interesse pubblico o non più destinati
ad uso istituzionale.
La responsabilità dell'istruttoria in argomento è da
ricondursi alla dirigenza del Settore n. 1, tramite la responsabilità in capo
alla P.O. del Servizio Patrimonio Immobiliare che sovrintende e coordina le
attività eseguite da una unità del personale tecnico e da una unità
amministrativa del Servizio che, in particolare, cura la stesura dei pertinenti
atti amministrativi (Determinazione a contrarre; Determinazione di
accertamento; ecc.).
Le attività legate all'espletamento di un "Pubblico
Incanto" richiedono un impegno che può essere quantificato in alcune giornate
di lavoro, soprattutto in quei casi in cui i beni individuati per la
dismissione necessitino di regolarizzazioni (acquisizione A.P.E.).
Regolamenti
- Verifica e aggiornamento
del "Regolamento per l'alienazione del patrimonio immobiliare" approvato con
Delibera di Consiglio n. 113 del 30/12/2005;
- Verifica e
aggiornamento del "Regolamento - Disciplina della concessione in uso di beni
immobili a terzi e delle locazioni passive immobiliari" approvato con Delibera
di Consiglio n. 112 del 30/12/2005;
- Redazione del
"Regolamento di gestione della "Via Verde della Costa dei Trabocchi",
comprensivo dell'Abaco degli Elementi e degli schemi di atti convenzionali;
- Attività di condivisione
delle proposte di Regolamento;
- Predisposizione delle
Delibere Consiliari di approvazione;
- Attività di
coordinamento con Enti territoriali.
Ulteriore insieme di attività svolte dal Servizio,
strettamente collegate al Progetto della Via Verde, inerisce il progetto di
gestione della Pista ciclopedonale, al fine di garantire le possibilità e la
qualità degli interventi di trasformazione che intenderanno realizzare a
sostegno della valorizzazione e sviluppo del sistema costiero, affrontato mediante
la redazione di un Piano di Assetto, composto da una cartografia di
riferimento, un Regolamento di Gestione, un Abaco degli elementi e dagli schemi
di atti convenzionali.
Il Piano di assetto dovrà scontare un processo di
condivisione da parte degli Enti interessati, Comuni, Regione, Enti competenti
i vincoli eteronomi di tutela ecc, per poi dover essere approvato prima dal
Consiglio Provinciale e poi dalla Regione Abruzzo.
Oltre al Regolamento di Gestione della Via Verde, il
Servizio si occupa anche della predisposizione e aggiornamento di alcuni
Regolamenti provinciali che necessitano di essere adeguati ad intervenute
normative o a nuove esigenze amministrative, tecniche e legate alla gestione
del patrimonio immobiliare. IN particolare tali attività riguardano il
Regolamento per l'alienazione del patrimonio immobiliare e il Regolamento -
Disciplina della concessione in uso di beni immobili a terzi e delle locazioni
passive immobiliari.
Trattandosi di regolamenti, la competenza approvativa
è del Consiglio Provinciale.
Rilascio concessioni:
a) per
attraversamenti od uso della sede stradale e relative pertinenze con corsi
d'acqua, condutture idriche, linee elettriche e di telecomunicazioni, sia aeree
che in cavo sotterraneo, sottopassi e soprapassi, teleferiche di qualsiasi
specie, gasdotti, serbatoi di combustibili liquidi, o con altri impianti ed
opere, che possano comunque interessare la proprietà stradale. Le opere di cui
sopra devono, per quanto possibile, essere realizzate in modo tale che il loro
uso e la manutenzione non intralci la circolazione dei veicoli sulle strade,
garantendo l'accessibilità delle fasce di pertinenze della strada;
b) per i
cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani di qualsiasi tipo e natura
che, comunque, devono essere collocati in modo da non arrecare pericolo od
intralcio alla circolazione;
c) per aprire
nuovi innesti su strade provinciali conseguenti alla realizzazione di nuove
strade di P.R.G. ad uso pubblico o privato nonché per aprire nuovi accessi
afferenti a stazioni di servizio (impianti distributori carburanti e servizi
annessi);
d) per compiere
opere e depositi temporanei sulla carreggiata stradale e relative fasce di
pertinenza con impalcature e ponteggi tipo dalmine, banchi di vendita, macchine
adibite a vendita di prodotti in genere, ecc.
Rilascio autorizzazioni:
a) per collocare
impianti pubblicitari in genere, ad esclusione delle insegne di esercizio da
porre parallelamente al senso di marcia dei veicoli, su area privata, soggette
unicamente a SCIA di cui al punto 4;
b) per compiere
opere e depositi temporanei sulle fasce di rispetto stradale con impalcature e
ponteggi tipo dalmine, banchi di vendita, pali e archi per festeggiamenti,
macchine adibite a vendita di prodotti in genere, ecc.;
c) per
costruire muri di contenimento, prospicienti le strade provinciali, a difesa
delle proprietà private.
Rilascio nulla osta
tecnico:
per la realizzazione di tutte le opere sopra
indicate allorché le stesse ricadano lungo tratti di strade che attraversano i
centri abitati con popolazione inferiore a diecimila abitanti, individuati ai
sensi dell'art. 4 del D. Lgs. 30.04.1992, n° 285 (Nuovo Codice della Strada).
Segnalazione di Inizio
Attività (SCIA):
a) per
stabilire nuovi accessi (carrabili e pedonali) non ricompresi tra quelli sopra
individuati;
b) per
stabilire accessi temporanei di cantiere;
c) per
realizzare recinzioni a protezione delle proprietà private, di qualsiasi natura
e consistenza, relativamente alla parte prospiciente le strade provinciali;
d) per
costruire fabbricati e strutture accessorie varie (tettoie, pergolati, gazebo,
ecc.) a lato delle strade provinciali, in osservanza comunque delle fasce di
rispetto previste per tali strutture dal D.Lgs. 30.04.1992, n° 285 (Nuovo
Codice della Strada) e dai vigenti strumenti urbanistici comunali;
e) per
collocare insegne pubblicitarie di esercizio, previste nella sede dell'attività
a cui si riferiscono, a parete o su palo, purché poste parallelamente al senso
di marcia dei veicoli.
Rilascio
di Concessioni / Autorizzazioni / Nulla Osta Tecnici
per la realizzazione di opere da eseguirsi sulle
strade di competenza e loro pertinenze, nonché sulle relative fasce di rispetto
e sulle aree di visibilità, nonché per l'apertura di accessi afferenti impianti
distributori carburanti e l'installazione di impianti pubblicitari lungo le
strade medesime, nel rispetto di quanto stabilito nel Decreto Legislativo n°
285/92 (Nuovo Codice della Strada), e D.P.R. n° 495/92 (Regolamento di
esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada), e loro successive
modifiche ed integrazioni.
Descrizione: Il processo è
disciplinato con Regolamento approvato con D.C. n. 16/8 del 1/03/199 modificato con D.C
n.24/4 del 18/05/2000, D.C. n. 36 del 1/04/2003, D.C. n. 48 del 29//10/2003,
D.C. n. 3 del 10/02/2005, D.C. n. 46 del 8/07/2006 con modifiche effettuate ai
sensi dell'art. 78, ultimo comma, del Regolamento stesso, è stato approvato con
Delibera di Giunta n. 23 del 18 gennaio 2013. Modificato con Delibera 69 del
22/12/2016.
Input: richiesta dell'interessato. Possono inoltrare
domanda tutti i soggetti titolari di diritto di proprietà ovvero di diritti
reali di godimento sui fondi interessati alla realizzazione delle opere, nonché
i soggetti erogatori di pubblici servizi. Per l'allacciamento ai pubblici servizi,
la richiesta deve essere presentata esclusivamente dalla ditta che gestisce il
servizio.
Output: concessione, autorizzazione o nulla osta tecnico,
tranne i casi nei quali è sufficiente l'inoltro della Segnalazione Certificata
di Inizio Attività (SCIA)
Attività L'avvio del procedimento amministrativo
finalizzato al rilascio degli atti autorizzativi indicati all'art. 2, comma 2,
punti 1), 2) e 3) ha inizio al momento dell'acquisizione agli atti della
relativa domanda. Le Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) di cui
all'art. 2, comma 2, punto 4), invece, hanno efficacia immediata fermo restando
la facoltà dell'Amministrazione Provinciale, in caso di accertata carenza dei
requisiti e dei presupposti necessari, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento
della Segnalazione (trenta giorni nel caso di opere edilizie), di adottare
motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione
degli eventuali effetti dannosi, salvo che, ove ciò sia possibile,
l'interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i
suoi effetti entro un termine fissato dall'amministrazione, in ogni caso non
inferiore a trenta giorni.
Le domande e le
Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) devono essere compilate
utilizzando la modulistica appositamente predisposta, pubblicata sul sito
istituzionale della Provincia di Chieti, in modo chiaro e leggibile, e devono
contenere tutte le informazioni e i documenti richiesti.
Inoltre, devono essere
corredate dall'attestazione di pagamento che comprovi l'eseguito versamento a
favore dell'Amministrazione Provinciale della somma dovuta a titolo di spese di
istruttoria della pratica in vigore al momento della presentazione della
domanda, i cui importi sono stabiliti e deliberati periodicamente
dall'Amministrazione stessa. Alle domande per l'ottenimento degli atti di
autorizzazione e concessione, vanno allegate n° 3 copie di elaborati grafici
progettuali firmati sia dal committente che da un tecnico abilitato,
regolarmente iscritto al relativo ordine professionale (per gli Enti pubblici
dal Responsabile Tecnico). Nel caso di richiesta di Nulla Osta Tecnico, vanno
allegate n° 4 copie di elaborati grafici progettuali affinché una,
opportunamente vidimata e restituita al richiedente, possa essere poi allegata
alla domanda da inoltrare al Comune competente per il rilascio dell'atto
autorizzativo definitivo. Le Segnalazioni Certificate di Inizio Attività
(SCIA), complete di tutta la documentazione richiesta, vanno redatte in
triplice copia e depositate presso il Servizio Concessioni della Provincia che,
dopo averle convalidate e protocollate, provvederà a rilasciarne una copia,
opportunamente vidimata, alla parte interessata.
Qualora il richiedente
l'atto autorizzativo debba eseguire lavori che possono pregiudicare la buona
conservazione della strada provinciale e sue pertinenze, ovvero intralciare il
traffico, è tenuto ad effettuare un deposito cauzionale.
Il Servizio
Concessioni Stradali accertata la completezza e la validità della domanda, redige
il relativo atto autorizzativo di competenza. Il nulla-osta tecnico viene
rilasciato solo nel caso in cui le opere vengano realizzate entro le
delimitazioni del centro abitato definito dai Comuni ai sensi dell'art. 4 del
D.L.vo 30.04.1992, n. 285 e succ. mod. e int. (Nuovo Codice della Strada) o
interessino le aree della Via Verde della Costa dei Trabocchi, qualora
ricomprese entro le stesse delimitazioni.
L'utente che intenda rinnovare
l'atto autorizzativo in scadenza, deve inoltrare, almeno sei mesi prima della
scadenza stessa, apposita domanda all'Ente Provinciale - Servizio Concessioni
Stradali, corredata dalla prova dell'eseguito pagamento della somma dovuta a
titolo di diritto fisso di istruttoria, di cui al tariffario dei diritti,
stabiliti e deliberati periodicamente dall'Ente stesso. La documentazione da
allegare alla domanda può essere omessa qualora l'interessato dichiari che non
sono intervenute variazioni.
Gli atti autorizzativi possono essere revocati o
modificati dall'Ente Provinciale in qualsiasi momento per sopravvenuti motivi
di pubblico interesse o di tutela della sicurezza stradale. E' riconosciuta la
facoltà di rinunciare agli atti autorizzativi ottenuta.
Rilascio di autorizzazioni al transito, sulle strade provinciali, comunali
e consortili ricadenti nell'intero territorio regionale, di veicoli e/o trasporti
eccezionali o in condizioni di eccezionalità;
Descrizione: Con L. R. 17 luglio 2007, n.
24 "Disciplina delle autorizzazioni dei
trasporti e dei veicoli in condizioni di eccezionalità", la Regione Abruzzo ha
delegato alle Province le funzioni amministrative di competenza regionale
concernenti il rilascio delle autorizzazioni per la circolazione dei trasporti
e dei veicoli eccezionali o in condizioni di eccezionalità.
La Provincia di Chieti,
quindi, per quanto di competenza, si occupa anche del rilascio delle
autorizzazioni alla circolazione dei veicoli e trasporti in condizione di
eccezionalità di cui al comma 6 dell'art. 10, al comma 8 dell'art. 104 ed al comma
3 dell'art.114 del D.
Lgs. 30 aprile 1992 (Nuovo
Codice della Strada).
Ai sensi dell'art. 2) della
citata L. R. n. 24/2007, le autorizzazioni sono rilasciate dalla Provincia nel
cui territorio ha sede legale la ditta richiedente o, qualora la predetta ditta
abbia sede legale fuori dal territorio regionale, dalla prima Provincia
attraversata.
Qualora il percorso indicato
dalle ditte richiedenti interessi strade di più Enti l'autorizzazione è
rilasciata previa acquisizione dei nulla osta di competenza degli Enti stessi.
L'autorizzazione è unica, ha
valore per l'intero territorio regionale ed è rilasciata nel rispetto e secondo
le modalità previste dal D.
Lgs. 30 aprile 1992 (Nuovo
Codice della Strada) e
D.P.R.16 dicembre 1992 (Regolamento
di Esecuzione e di Attuazione) e loro successive modifiche ed integrazioni.
Le autorizzazioni al transito
per i veicoli e trasporti eccezionali possono essere dei seguenti tipi:
-Periodiche: hanno validità
per un numero indefinito di viaggi da effettuare in un periodo di tempo determinato;
-Multiple: hanno validità per
un numero definito di viaggi da effettuare in periodo di tempo determinato;
-Singole: hanno validità per
un singolo viaggio da effettuare in un periodo di tempo determinato;
Le autorizzazioni di tipo periodico
non possono essere rilasciate per un periodo superiore a mesi dodici (fino a ventiquattro mesi per le macchine agricole). Tali autorizzazioni sono rinnovabili su domanda da
presentare in carta semplice, per non più di tre volte, per un periodo di validità
non superiore a tre anni a condizione che tutti i dati del veicolo, del carico
e del percorso rimangano invariati.
Le autorizzazioni di tipo
multiplo o singolo non possono essere rilasciate per un periodo superiore
rispettivamente a mesi sei e mesi tre.
Tali autorizzazioni, se non
scadute, possono essere prorogate una sola volta, a domanda dell'interessato da
presentare in carta semplice, per un periodo non superiore a quello
originariamente concesso.
Input: richiesta dell'interessato, mediante utilizzo della
modulistica pubblicata sul sito istituzionale, corredata di tutti gli allegati
previsti.
Output: autorizzazione.
Attività: presentazione richiesta, corredata di tutti gli
allegati previsti; istruttoria effettuata dal Servizio Concessioni e trasporti;
rilascio Autorizzazione.
Esami per il conseguimento dell'idoneità professionale per il trasporto di
merci per conto terzi e trasporto di persone, nonché per il conseguimento
dell'idoneità professionale per l'esercizio dell'attività di autoscuola e studi
di consulenza;
Descrizione:
Il processo è disciplinato da 3 Regolamenti:
- Regolamento per l'istituzione e la gestione della commissione per
l'indizione e lo svolgimento degli esami necessari per l'accertamento
dell'idoneità professionale per la direzione dell'attività di autotrasporto
cose conto terzi, adottato con deliberazione n. 17 del 27 febbraio 2007. La
competenza in materia di esami per il conseguimento dell'attestato di capacità
professionale per il trasporto di cose per conto di terzi è attribuita alla
Provincia, ai sensi di quanto disposto dall'articolo 105, comma 3, lett. g),
del Decreto Legislativo 31.03.1998, n. 112 e s.m.i. - "Conferimento di funzioni
e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59". Il titolo
professionale di autotrasportatore di merci per conto di terzi costituisce
requisito dell'idoneità professionale che abilita alla direzione dell'attività
di trasporto su strada di merci per conto di terzi di imprese iscritte all'Albo
che intendono esercitare l'attività con veicoli senza limiti di massa
complessiva a pieno carico e/o di portata.
- Regolamento per l'espletamento degli esami di
idoneità alla attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di
trasporto, adottato con D.C. n. 47 del 29/10/2003. Per l'espletamento degli
esami per l'idoneità all'esercizio dell'attività di consulenza per la
circolazione dei mezzi di trasporto si applica quanto disposto dalla legge 8
agosto 1991, n. 264 "Disciplina dell'attività di consulenza per la circolazione
dei mezzi di trasporto" e successive modifiche ed integrazioni, dal D.M. 16
aprile 1996, n. 338 "Regolamento concernente i programmi di esame e le modalità
di svolgimento degli esami di idoneità all'esercizio dell'attività di
consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto" e dal Regolamento
provinciale. Devono sostenere l'esame i soggetti che intendono esercitare
l'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto su strada
ai sensi della Legge 8 agosto 1991, n. 264 e successive modificazioni ed
integrazioni. Possono sostenere l'esame nella Provincia di Chieti anche
soggetti non residenti nell'ambito territoriale provinciale.
- Regolamento per lo svolgimento delle funzioni
provinciali relative all'attività delle autoscuole, adottato con
deliberazione n. 49 del 29/10/2003. Ai sensi del Decreto Legislativo 30 aprile
1992, n. 285 "Nuovo Codice della Strada" e successive modificazioni ed
integrazioni, del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n.
495 "Regolamento di esecuzione ed attuazione del Nuovo Codice della Strada" e
del Decreto Ministeriale 17 maggio 1995, n. 317 "Regolamento recante la
disciplina dell'attività delle autoscuole" e successive modificazioni ed integrazioni,
le funzioni relative alla autorizzazione e alla vigilanza amministrativa delle
imprese esercenti l'attività di autoscuola sono attribuite alla Provincia. Ai
sensi del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 la competenza in materia di
vigilanza tecnica, di espletamento degli esami per il conseguimento
dell'idoneità per l'esercizio della attività di insegnante e di istruttore di
autoscuola e di riconoscimento dei centri di istruzione per i conducenti di
veicoli a motore spetta alla Provincia. La materia del settore è disciplinata,
oltre che dalle norme sopra indicate, anche dalla Legge 8 agosto 1991, n. 264
"Disciplina dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di
trasporto", dalla Legge 4 gennaio 1994, n. 11 "Adeguamento della disciplina
dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto e della
certificazione per conto di terzi", dal D.M. 317/95 "Regolamento recante la
disciplina dell'attività delle autoscuole", da decreti, circolari, istruzioni e
direttive emanati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti Dipartimento dei
Trasporti Terrestri SIS in attuazione del precitato D.M. 317/95, e dal
Regolamento provinciale.
Chiunque intenda esercitare l'attività di autoscuola deve richiedere
l'autorizzazione alla Provincia di Chieti. 2. Possono ottenere l'autorizzazione
sia persone fisiche che persone giuridiche. L'autorizzazione è rilasciata, in
alternativa: a) nel caso di persona fisica, al titolare della Ditta purché
abbia la gestione diretta e personale dell'esercizio e dei beni patrimoniali
dell'autoscuola, rispondendo del suo regolare funzionamento; b) nel caso di
persone giuridiche, al legale rappresentante o a persona da questo delegata.
Vigilanza amministrativa e
tecnica sulle Autoscuole
Descrizione: Le autoscuole sono soggette a
vigilanza amministrativa e tecnica da parte delle Province.
Vigilanza sugli
Studi di consulenza
Descrizione: Ai sensi della Legge 08 agosto 1991 n. 264 le
funzioni inerenti la vigilanza e l'autorizzazione dell'attività per la
circolazione dei mezzi di trasporto sono attribuite alla Provincia.
Per attività di consulenza per la
circolazione dei mezzi di trasporto si intende lo svolgimento di compiti di
consulenza e di assistenza nonché di adempimenti, come specificati nella
tabella A allegata alla Legge 8 agosto 1991 n. 264 e comunque ad essi connessi,
relativi alla circolazione di veicoli e di natanti a motore, effettuato a
titolo oneroso per incarico di qualunque soggetto interessato.
Affidamenti diretti (lavori, servizi e forniture);
Procedure
Negoziate (lavori, servizi e forniture);
Procedure Aperte (lavori, servizi e forniture);
Procedure negoziate sul MEPA (servizi e forniture): TD - RDO - ODA
Descrizione: presso il Settore 2 sono costituiti il Servizio
appalti ed il Servizio contratti.
Tali Servizi gestiscono le procedure di
affidamento di lavori, servizi e forniture dei Servizi Viabilità e Edilizia ed
i procedimenti di stipula dei successivi contratti, come disciplinato dal D.
Lgs. 50/2016.
Input: necessità di
provvedere all'acquisizione di beni e servizi o all'affidamento di lavori,
sulla base delle previsioni del DUP e di altri provvedimenti programmatici.
Output: acquisizione di beni
e servizi, all'affidamento di lavori, stipula dei contratti.
Data Ultima Modifica:
28 Settembre 2023